Quelli della Leopoldinischer Trakt (l'ala Leopoldina) della Hofburg di Vienna erano gli appartamenti privati della famiglia imperiale.
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Hofburg di Vienna, Leopoldinischer Trakt. In quest'ala del palazzo, al primo piano, nacque Maria Antonietta |
Gli appartamenti di Maria Teresa erano situati al primo piano della vasta, irregolare struttura della Hofburg. Gli Asburgo vissero alla Hofburg dalla fine del XIII secolo, ma quest'ala fu costruita dall'imperatore Leopoldo I nel 1660. Fu poi ricostruita in seguito ad un incendio e successivamente interamente rinnovata da Maria Teresa. La servitù era collocata nelle soffitte, il corpo di guardia al pianterreno.
Attualmente questi appartamenti sono parte degli uffici del presidente della Repubblica austriaca. La camera da letto in cui nacque Maria Antonietta oggi è il salone del presidente, con una tappezzeria rossa ricamata in oro; la stanza è dominata da un enorme ritratto di Maria Teresa dipinto da Martin van Meytens. Una stanza adiacente contiene ancora una collezione di riproduzioni in pietre semipreziose di uccelli e animali molto amata da Maria Teresa, passione da lei trasmessa a Maria Antonietta.
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La stanza di Maria Teresa in cui nacque Maria Antonietta in un disegno ottocentesco. L'imperatrice partorì quasi tutti i suoi figli su una speciale poltrona. |
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Una foto d'epoca (prima del 1945) della stanza di Maria Teresa. Il letto che fu dell'imperatrice, oggi si trova a Schoenbrunn, nella stanza in cui nacque Francesco Giuseppe. Nel febbraio del 1770, due mesi prima della partenza di Maria Antonietta per la Francia, l'imperatrice fece collocare nella stanza un altro letto per la figlia. Maria Teresa voleva in questo modo prepararla, durante lunghi colloqui, al compito che l'aspettava e, al tempo stesso, rafforzare la loro complicità. |
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La stanza di Maria Teresa come si presenta oggi |
La stanza della pietra dura
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La stanza della Pietra Dura |
La "Stanza della Pietra dura" della Hofburg di Vienna, oggi parte degli appartamenti di Stato, era la stanza nella quale si svolgevano le funzioni ufficiali. Il nome particolare è dovuto alle immagini policrome presenti sui muri che non sono, come si potrebbe supporre, dipinti ad olio, ma mosaici realizzati con pietre lucide, semi-preziose. La collezione di circa 70 mosaici, è unica al mondo; essi furono realizzati con la tecnica del "mosaico fiorentino", sviluppatasi nel XVI secolo ad opera di artigiani che lavoravano per la famiglia Medici a Firenze. Venivano utilizzare "fette" sottili di pietra tagliata e lucidata a misura per paesaggi, scene di genere, allegorie e nature morte. I mosaici dell'ala Leopoldina furono tutti realizzati nella bottega di Pietro Scacciati tra il 1737 e il 1767, in gran parte su disegni di Giuseppe Zocchi.
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La pietra dura |
La collezione fu commissionata dall'imperatore Francesco Stefano e originariamente conservata nella "Kaiserhaus". Dopo il 1791 fu trasferita in una stanza della collezione mineralogica della Hofburg; successivamente, nel 1841, trovò la sua attuale sistemazione.
In questa stanza Maria Antonietta firmò la rinuncia a qualsiasi diritto dinastico relativo alla sua famiglia di origine, prima di diventare Delfina di Francia. La rinuncia avvenne su un grande tavolo sul quale erano posti un documento sul quale avrebbe dovuto firmare la sua "rinuncia" e la Bibbia per il giuramento, la stessa Bibbia sulla quale sia il nonno Carlo VI che sua madre, avevano giurato la loro fedeltà all'Impero.
Il grande tavolo oggi è scomparso, fu donato al conte Ciano da Baudur von Schirach. Tutti i tentativi per riavere indietro questo prezioso tavolo fallirono.
La stanza delle rose
La "Stanza delle Rose" alla Hofburg di Vienna, deve il suo nome agli splendidi dipinti ad olio raffiguranti delle rose, presenti sulle porte. In questa stanza Maria Antonietta e i suoi fratelli ricevevano lezioni scolastiche. L'attrazione principale di questa stanza è l'orologio meccanico donato nel 1750 a Maria Teresa dal langravio, Luigi VIII d'Assia - Darmstadt, in occasione del decimo anniversario del suo regno e del quinto anniversario da imperatore del Sacro Romano Impero di Francesco Stefano. Opera di Ludwig Knaus, operante presso la corte di Darmstadt, il Kaiserliche Vorstellungsuhr, uno degli orologi più belli dell'epoca barocca, rende omaggio alla coppia imperiale: le figure dell'imperatore e di Maria Teresa, in piedi al centro dell'orologio, spuntano fuori ad ogni quarto danzando un minuetto sulle note di un carillon. Sullo sfondo, dietro un arco barocco, l'esercito imperiale si raccoglie intorno alla fortezza di Pressburg. Personaggi in costumi sontuosi accompagnano la coppia, per poi presentare loro la corona imperiale del Sacro Romano Impero e le corone dei regni di Ungheria e Boemia. Poi, in una nuvola scura, un demone (molto somigliate a Federico il Grande, nemico di Maria Teresa) appare sopra le teste coronate, ma viene presto scacciato da San Michele che scende dall'alto con la sua spada. Infine un Genio, con uno stilo, scrive lentamente, lettera per lettera, le parole "Vivant Franciscus et Theresia" nel firmamento, mentre al suono solenne delle fanfare, corone di alloro discendono dal cielo sulla nobile coppia. L'orologio costato al langravio 80.000 fiorini, rimase fermo per più di 100 anni e fu riattivato solo nel 1946.
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Particolare di un dipinto posto su una porta della stanza delle Rose |
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L'orologio della Stanza delle Rose |
Il Gabinetto delle miniature
Un tempo studio di Maria Theresa, questa piccola stanza deve il suo nome attuale al nipote dell'imperatrice, l'imperatore Francesco I, che provvide ad assemblarvi una grande collezione di ritratti in miniatura di diversi membri della famiglia imperiale, insieme ad amici di famiglia e scene allegoriche.
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Il Gabinetto delle miniature |
Tra le tante miniature ve ne sono ovviamente alcune che ritraggono Maria Antonietta:
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Maria Antonietta bambina con un cesto di fiori |
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Maria Antonietta a 13 anni |
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Maria Antonietta in una miniatura che riproduce
il ritratto ufficiale di Ducreux, inviato a Luigi XV |
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Maria Antonietta regina in abiti da lutto per la morte
di Luigi XV |
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Maria Antonietta in una miniatura |
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Maria Antonietta a tre anni. Una copia di questa
miniatura si trova anche al museo di Nancy |
La sala degli specchi
In questa sala, detta anche "sala delle cerimonie", originariamente vi si riunivano i membri della famiglia durante le feste o per cerimonie importanti. A differenza della maggior parte delle stanze della Hofburg, la sala era riscaldata per mezzo di un camino.
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La sala degli specchi nel 1943 |
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La sala degli specchi in una foto odierna |
Studio di Giuseppe II
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Studio di Giuseppe II, oggi studio del Presidente |
Questi ambienti erano un tempo abitati dall'imperatore Giuseppe II. La prima stanza, le cui pareti sono ricoperte di arazzi di Bruxelles del XVIII secolo, era chiamata "Salone Blu" per via del colore della tappezzeria. La sala successiva era chiamata "salotto verde" ed oggi è lo studio del presidente della Repubblica. Nel salotto verde si trovano due tele del pittore di corte Johann Franz Greipel. Una tela rappresenta quattro ragazze abbigliate come dee greche in un paesaggio bucolico.
Nella seconda tela le stesse ragazze sono visibili sul palcoscenico di un teatro alla presenza di diversi spettatori. Si tratta di due dipinti commissionati da Maria Teresa per ricordare i festeggiamenti per il secondo matrimonio di Giuseppe II. L'opera rappresentata il 23 gennaio 1765 e rievocata nel dipinto di Greipel, per omaggiare le nozze di Giuseppe, è il Parnaso confuso di Gluck su libretto di Metastasio. Le quattro ragazze che misero in scena l'opera sono quattro arciduchesse, figlie di Maria Teresa e Francesco Stefano: Amalia nella parte di Apollo, Elisabetta nel ruolo di Melpomene, Josepha nel ruolo Euterpe, Carolina nella parte di Erato. Come diirettore d'orchestra al clavicembalo è visibile l'arciduca Pietro Lepoldo, futuro imperatore Leopoldo II. L'opera fu rappresentata nel teatro di corte di Schoenbrunn e la sala era così affollata che il figlio del ciambellano Khevenhüller perse i sensi e dovette essere portato via dal teatro.
In prima fila la famiglia reale: Giuseppe (lo sposo), l'imperatore Francesco Stefano, l'imperatrice Maria Teresa, Maria Josepha di Baviera (la sposa), a seguire le arciduchesse Anna e Cristina, e infine Carlotta e Carlo di Lorena, fratelli di Francesco Stefano. Mancano all'appello Maria Antonietta e i fratelli Ferdinando e Massimiliano, questo perché i tre bambini si sarebbero anche loro esibiti, nella stessa occasione, nel balletto pantomima "Il Trionfo dell'amore", il cui dipinto commemorativo fu eseguito da Martin van Meytens. Maria Antonietta era così affezionata a questi dipinti che le ricordavano un'infanzia serena, da richiederne delle copie per il Petit Trianon.
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Le arciduchesse Amalia, Elisabetta, Josepha e Carolina nel Parnaso Confuso |
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L'arciduca Pietro Leopoldo dirige l'orchestra seduto al clavicembalo |
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La famiglia reale seduta in prima fila |
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