giovedì 19 marzo 2015

L'arciduchessa Maria Cristina


Maria Cristina in un pastello di Liotard
L'arciduchessa Maria Cristina, una delle sorelle maggiori di Maria Antonietta, nacque il 13 maggio 1742, lo stesso giorno della madre, l'imperatrice Maria Teresa.

Era la figlia prediletta della coppia imperiale e molto dotata artisticamente, celebri i suoi acquarelli che rappresentano la sua famiglia in atteggiamenti semplici e borghesi.

Cristina, chiamata affettuosamente Mimi o Mimerl, o semplicemente "Marie", aveva un temperamento perfettino e poco simpatico che la rendeva inviso ai fratelli e alle sorelle, gelosi della predilezione dimostrata per lei dai genitori.
Fran Herre, nella sua biografia di Maria teresa, scrive: "Maria Cristina poteva esser definita una donna di talento - questo era il giudizio del fratello Leopoldo - soprattutto perché sapeva approffitare delle debolezze di Maria Teresa: "Non fa che commiserarla, le dà ragione, è sempre accanto a lei, ogni ora e ogni momento, e come se non bastasse le scrive in continuazione; in questo modo l'ha completamente avvinta e fa di lei ciò che vuole".
 
Elisabetta e Cristina in una miniatura conservata alla Hofburg di Vienna
Cristina con il fratello Giuseppe


Cristina adolescente, Hofburg di Vienna
Cristina in una miniatura, Hofburg di Vienna
Un'altra miniatura di Cristina, Hofburg di Vienna
Cristina in un autoritratto
Maria Cristina in un ritratto di Martin van Meytens
Maria Cristina nel 1765 -
Schoenbrunn, Maestro delle arciduchesse
Maria Teresa in abiti vedovili accanto
alla figlia Cristina - Gabinetto delle miniature -
Hofburg di Vienna
La cognata Isabella di Parma, prima moglie di Giuseppe II, si innamorò di Cristina non ricambiata (una passione simile, alla corte asburgica, era impensabile). Quando Isabella morì, Giuseppe che ne era innamoratissimo, non voleva saperne di risposarsi. Fu così che Cristina fece recapitare al fratello le lettere d'amore che Isabella le inviava. Lo strano rapporto tra Cristina e la cognata è ancora oggi oggetto di pareri discordanti. C'è chi sostiene che Cristina ne fosse lusingata più che atterrita; altri sostengono che l'arciduchessa ne fosse assai turbata ma seppe gestire con freddezza le effusioni di Isabella.
Alberto di Sassonia Teschen in un ritratto di Rotari
Grazie alla sua posizione di figlia prediletta, Cristina poté sposare l'uomo che amava, Alberto duca di Teschen, che era anche zio materno di Luigi XVI.
A causa del lutto per la morte dell'imperatore Francesco Stefano, gli invitati, eccetto i due sposi, indossarono abiti a lutto rigorosamente senza gioielli. Un anno dopo Cristina dette alla luce una bambina, Maria Teresa, che visse solo poche ore; si ammalò di febbre puerperale rischiando di morire e, causa le complicanze del parto, non poté più avere figli. La coppia decise quindi di 'adottare' il nipote Carlo, figlio del fratello di Cristina, Leopoldo, con il consenso dei genitori. In questo modo il ramo "Asburgo Lorena-Teschen" ebbe un discendenza.

Maria Cristina - scuola di Martin van Meytens
Quando nel 1786 Mimì fece visita a Maria Antonietta, la regina la trattò con molta freddezza, un po' perché non aveva dimenticato l'atteggiamento dominante di Cristina nei suoi confronti quando era una bambina, e un po' perché la reputava fonte dei suoi contrasti con la madre. Come scrisse Mercy: "la rinnovata conoscenza fra le due auguste sorelle non era stata priva di nubi". Cristina non fu nemmeno invitata al Petit Trianon e di conseguenza non ricevette l'album ricordo del Trianon che la regina era solita donare ai suoi ospiti più cari.

Pur essendo la sorella con la quale ebbe sempre un rapporto conflittuale, Maria Cristina somigliava molto a Maria Antonietta, come si deduce da una lettera di Maria Teresa a Maria Antonietta del 1779, in cui l'imperatrice riferisce il commento di una dama russa (di cui non fa il nome) in visita a Vienna:
"Vedendo entrare la Marie, ella è rimasta assai colpita dalla sua somiglianza con voi; stento a crederlo, sia per come vi ricordo al momento della vostra partenza sia per i vostri ritratti.
Maria Cristina nel 1776 - Johann August Walther
Negli anni successivi, a rivoluzione scoppiata, la regina mutò atteggiamento nei confronti della sorella. Inviò a lei i suoi gioielli e il suo necessaire da viaggio, prima della fuga di Varennes. Mantenne la sua corrispondenza con Cristina fino all'ultimo. In una delle ultime lettere della regina a Cristina si legge: "Quando vi troverete tutti e tre insieme [gli altri due erano il cognato Alberto e il fratello Massimiliano] pensate a me qualche volta."
Cristina ed Alberto - Hofburg di Innsbruck
Nel corso degli anni Cristina e Alberto avevano ottenuto il governatorato dei Paesi Bassi trasferendosi a Bruxelles ma, causa la Rivoluzione in Francia, furono costretti a tornare a Vienna, stabilendosi nel palazzo del conte Tarouca dove Alberto poté ospitare le sue collezioni che ancora oggi costituiscono il fondamento della famosa collezione grafica dell'Albertina.
Maria Cristina durante l'assedio di Lille, il 4 ottobre 1792
A Vienna Cristina ed Alberto accolsero a braccia aperte la nipote, Madame Royale, riscattata dall'imperatore. Furono gli unici parenti materni cui Madame Royale fu affezionata.
Cristina morì nel 1798 e il marito commissionò a Canova il monumento funebre nella chiesa degli Agostiniani a Vienna, dedicato alla 'migliore delle spose'... "Uxori optimae"
Il monumeno funebre commissionato da Alberto di Sassonia-Teschen a Canova, in memoria di Maria Cristina
L'effige di Maria Cristina nel medaglione posto al centro del monumento funebre

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