Elisabetta d'Austria |
Jean des Cars, nella sua opera Elisabeth d'Autriche ou la Fatalité, racconta che l'imperatrice trovò su uno scrittoio dei suoi appartamenti un libricino dalle pagine ingiallite, lasciato aperto per meglio mostrare i passaggi sottolineati. Era scritto in francese e il testo affermava:
"La ragione di vivere di una regina consiste nel dare degli eredi alla corona, e la risposta del sovrano alla consorte: "Signora, vi abbiamo scelto perchè ci diate dei figli e non dei consigli" è stato un utile esempio per tutti gli altri. E' questa, infatti, la sorte, la vocazione naturale delle regine. Appena se ne allontanano esse divengono fonte dei più grandi mali, come Caterina dei Medici, Maria de' Medici, Anna d'Austria.
Quando una regina ha la fortuna di poter dare dei principi allo stato, deve limitare tutta la propria ambizione a questo e non immischiarsi in alcun modo nel governo del regno, la cui preoccupazione non è cosa da donne.
La principessa che non mette al mondo dei figli maschi è solo una straniera nello stato e per di più una straniera eccessivamente pericolosa."
Il testo, riferito a Maria Antonietta, fu messo sotto gli occhi di Sissi per spaventarla e ammonirla.
Per molto tempo, si dice, l'imperatrice tenne segreta questa cosa.
Qui in basso un mobile che lega in qualche modo Maria Antonietta a Sissi. Si tratta di un piccolo cabinet (armadietto), che serviva anche da scrittoio, decorato di medaglioni smaltati Wedgwood, di pitture sotto vetro e bronzi. Apparteneva a Maria Antonietta quando era ancora un'arciduchessa e fu utlizzato nell'Ottocento anche da Sissi che lo portò con sé all'Achilleion. Elisabetta lo trovava molto comodo in quanto poteva scrivere senza essere costretta a sedersi.
Anni fa il cabinet si trovava a Schoenbrunn, ed era l'unico segno tangibile della presenza di Maria Antonietta, attualmente si trova presso il Museo del Mobile di Vienna:
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