La facciata interna del castello di Laxemburg |
Il castello di Laxenburg, luogo d'infanzia di Maria Antonietta, era una residenza di piccole dimensioni in cui gli Asburgo si trasferivano nei mesi caldi. Le misure ridotte erano il motivo per cui l'imperatrice Maria Teresa prediligeva questo palazzetto di gusto rococò.
Situato a circa sedici chilometri da Vienna, ai margini di una graziosa cittadina, il castello era circondato da fitti boschi adatti alla caccia.
Frutto del riadattamento di un casino di caccia, ricostruito da Leopoldo I, dopo le devastazioni dei turchi, Laxenburg fu molto amato dall'imperatore Carlo VI, il padre di Maria Teresa, soprattutto per la bellezza dei dintorni. L'imperatrice stessa, nonostante le preoccupazioni di governo, a Laxenburg cambiava umore e diveniva più allegra.
A Laxenburg non vi era spazio per i cortigiani e l'etichetta era quasi bandita; persino i grandi funzionari che seguivano la famiglia imperiale negli spostamenti, erano costretti ad accontentarsi di dimore vicine al castello.
Situato a circa sedici chilometri da Vienna, ai margini di una graziosa cittadina, il castello era circondato da fitti boschi adatti alla caccia.
Frutto del riadattamento di un casino di caccia, ricostruito da Leopoldo I, dopo le devastazioni dei turchi, Laxenburg fu molto amato dall'imperatore Carlo VI, il padre di Maria Teresa, soprattutto per la bellezza dei dintorni. L'imperatrice stessa, nonostante le preoccupazioni di governo, a Laxenburg cambiava umore e diveniva più allegra.
A Laxenburg non vi era spazio per i cortigiani e l'etichetta era quasi bandita; persino i grandi funzionari che seguivano la famiglia imperiale negli spostamenti, erano costretti ad accontentarsi di dimore vicine al castello.
Laxenburg era un luogo speciale e persino l'abbigliamento doveva essere speciale. Era un'epoca in cui nelle dimore di campagna, le famiglie reali imponevano speciali linee di abbigliamento che oggi si definirebbe "casual chic". L'abito prescritto per i gentiluomini era una redingote rossa con gilet verde; per le giovani donne l'abito doveva essere rosso con ricami d'oro.
Le vacanze assumevano un aspetto molto familiare e Laxenburg rimase sempre nel cuore di Maria Antonietta. Quando l'imperatrice Maria Luisa, pronipote della regina, vide per la prima volta il Petit Trianon rimase molto colpita dalle affinità e dalle somiglianze con Laxenburg.
Fu durante l'infanzia di Maria Antonietta, che l'architetto Pacassi progettò la "corte blu", un ulteriore ampliamento dettato dalla necessità di ospitare tutta la famiglia imperiale. Nella nuova sistemazione, un belvedere sovrastava il tetto dell'ala nord e vi era una serie di stanze da giocho simili a giardini coperti, dove la vista spaziava sul parco. Questo scenario è visibile ancora oggi, mentre il parco che Maria Antonietta aveva conosciuto, venne ridisegnato in stile inglese nel 1783. All'interno vi era una serie di trompe-oeil: uccelli sul soffitto e sulle pareti, scene pastorali, tralicci verde pallido e piante rampicanti. Le decorazioni davano un'illusione di freschezza, di verzura e di luce che rendeva l'ambiente ridente anche quando fuori c'era brutto tempo. Laxenburg rappresentò per Maria Antonietta un'immagine di rustica felicità.
Maria Antonietta bambina con la sorella Maria Carolina e i fratelli Ferdinando e Massimiliano nel parco di Laxenburg Hofburg di Vienna |
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