Sissi nel 1879 con la parure appartenuta a Maria Antonietta |
Quando Madame Royale giunse a Vienna, riscattata dal cugino imperatore in cambio di alcuni prigionieri politici, questi le restituì la cassetta contenente alcuni gioielli che Maria Antonietta aveva spedito alla sorella Cristina a Bruxelles prima della fatale fuga di Varennes. La cassetta conteneva in particolare una parure di rubini e diamanti che Madame Royale cedette alla corte di Vienna in cambio di una pensione. La parure fu indossata via via dalle imperatrici che si susseguirono a Vienna e fu purtroppo rimontata in maniera diversa rispetto alla montatura originale, in occasione del matrimonio di Francesco Giuseppe con Elisabetta Wittelsbach (Sissi). La parure, indossata da Sissi in un famoso ritratto (a sinistra), è oggi scomparsa; l'imperatrice Zita la vendette durante gli anni difficili dell'esilio anche se ancora oggi una voce persistente vorrebbe la parure rubata da un confidente dell'imperatrice caduto in disgrazia.
In realtà parte dei gioielli degli Asburgo (tra cui la famosa parure di rubini), fu affidata da Carlo I al ciambellano di corte Leopold Berchtold. Erano per la precisione quelli archiviati nella Vetrina XIII della Camera del Tesoro. Affidati poi per la vendita al banchiere svizzero Sondheimer, furono dispersi. Nelle sue memorie il banchiere ha lasciato una precisa descrizione dei gioielli venduti per conto dell'imperatore precisando che furono smontati per rendere la vendita più agevole. Dal momento che tali gioielli sarebbero di fatto appartenuti allo stato austriaco, la famiglia Asburgo ha sempre contestato tale versione dei fatti. Lo conferma anche Katrin Unterreiner, curatrice e direttrice del Sisi Museum, presso il quale è visibile una ricostruzione in cristalli Swarovski della parure.
In realtà parte dei gioielli degli Asburgo (tra cui la famosa parure di rubini), fu affidata da Carlo I al ciambellano di corte Leopold Berchtold. Erano per la precisione quelli archiviati nella Vetrina XIII della Camera del Tesoro. Affidati poi per la vendita al banchiere svizzero Sondheimer, furono dispersi. Nelle sue memorie il banchiere ha lasciato una precisa descrizione dei gioielli venduti per conto dell'imperatore precisando che furono smontati per rendere la vendita più agevole. Dal momento che tali gioielli sarebbero di fatto appartenuti allo stato austriaco, la famiglia Asburgo ha sempre contestato tale versione dei fatti. Lo conferma anche Katrin Unterreiner, curatrice e direttrice del Sisi Museum, presso il quale è visibile una ricostruzione in cristalli Swarovski della parure.
La ricostruzione in cristalli Swarovski |
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