Questo ritratto attribuito a Louis-Charles Gauthier D'Agoty, accreditato come ritratto di "Maria Antonietta su un canapé", è stato messo all'asta da Christie's pochi anni fa.
Ciò che rende particolare questo ritratto è la grande somiglianza tra la regina e la sorella maggiore Maria Carolina. Le due sorelle erano tra loro molto somiglianti, come ebbe modo di osservare Madame Vigée Le Brun, anche se Carolina con l'età divenne più spigolosa e mascolina. La regina di Napoli cercava di imitare la sorella in fatto di moda, tanto che Maria
Antonietta le inviò Léonard a Napoli perché acconciasse Carolina
secondo il gusto francese.
Scrive il Marchese de Sade in visita a Napoli: "A Napoli, tutti vanno vestiti alla francese, ma con cattivo gusto! L'uso degli uomini è di portare quasi sempre il cappello sulla testa, vestiti o no. Quanto alle donne, non è in altezza nè in lunghezza che si pettinano: è in larghezza. Non è sorprendente vedere delle arricciature dai diciotto ai venti pollici di larghezza. Quanto è lontano tutto ciò dal gusto dal gusto disinvolto che noi conosciamo così bene in Francia, e che fa lo charme della vita. Il gusto dei toupets più che salire verso l'alto come anni fa a Parigi si è esteso, e lo si prolunga così prodigiosamente dietro alla testa, che il cappello non riesce a coprirne che la metà, il che lascia spazio a una specie di cuscinetto dietro, con l'effetto più ridicolo".
Scrive il Marchese de Sade in visita a Napoli: "A Napoli, tutti vanno vestiti alla francese, ma con cattivo gusto! L'uso degli uomini è di portare quasi sempre il cappello sulla testa, vestiti o no. Quanto alle donne, non è in altezza nè in lunghezza che si pettinano: è in larghezza. Non è sorprendente vedere delle arricciature dai diciotto ai venti pollici di larghezza. Quanto è lontano tutto ciò dal gusto dal gusto disinvolto che noi conosciamo così bene in Francia, e che fa lo charme della vita. Il gusto dei toupets più che salire verso l'alto come anni fa a Parigi si è esteso, e lo si prolunga così prodigiosamente dietro alla testa, che il cappello non riesce a coprirne che la metà, il che lascia spazio a una specie di cuscinetto dietro, con l'effetto più ridicolo".
In un ritratto di Angelica Kauffmann, oggi parte della collezione Pagliara, presso L'Università di Suor Orsola Benincasa, la regina Maria Carolina appare somigliantissima (praticamente uguale) al ritratto di Maria Antonietta di D'Agoty:
Nei
due ritratti sono evidenti le stesse acconciature e le stesse
scollature tanto che ci si chiede se il ritratto di D'Agoty ritragga
realmente Maria Antonietta e che non sia piuttosto un ritratto di Maria
Carolina che, rispetto a Maria Antonietta, aveva un viso più oblungo,
occhi a fiori di testa (distanti) e un mento asburgico più pronunciato.
Maria Carolina ritratta da Angelica Kauffmann |
Maria Antonietta nel particolare del ritratto di D'Agoty |
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