Il nonno paterno di Maria Antonietta in un ritratto allegorico accanto al quale campeggia l'effige della consorte, Elisabetta Carlotta d'Orleans, nelle vesti di Minerva |
Pur non avendoli mai conosciuti, la regina parlava spesso dei nonni paterni. Diceva che la semplicità in cui era stata allevata in Austria era un retaggio delle abitudini in uso alla corte di Lorena.
Madame Campan cita nelle sue memorie la maniera semplice e quasi buffa con la quale il nonno della regina, il duca Leopoldo I, raccoglieva le tasse:
"Il principe sovrano si recava in chiesa; dopo la predica si alzava, agitava in aria il cappello per far comprendere che desiderava parlare e in seguito diceva la somma di cui aveva bisogno. Tale era lo zelo dei buoni lorenesi, che si erano visti uomini prendere, all'insaputa delle loro donne, biancheria o qualche oggetto di casa, e andare a venderli per aumentare il contributo; così accadeva spesso che il principe ricevesse più denaro del necessario; in tal caso lo faceva restituire."
Leopoldo aveva sposato Elisabetta Carlotta d'Orleans nel 1698. Figlia della Principessa Palatina e di Monsieur Filippo duca d'Orleans (fratello del Re Sole), Elisabetta era nata nel 1676 nel castello di Saint-Cloud (che un giorno sarebbe diventato di proprietà di sua nipote Maria Antonietta).
Non bella ma molto graziosa, Elisabetta era definita un maschiaccio da sua madre che, a sua volta, non si poteva certo definire un esempio di femminilità. In quando nipote di Luigi XIV era destinata a contrarre un matrimonio titolato e dopo diversi mariti papabili, venne scelto per lei Leopoldo di Lorena. Prima di partire per Nancy, Charles Perrault dedicò alla principessa la sua raccolta di fiabe immortali "I racconti di mamma oca".
Elisabetta Carlotta d'Orleans, nonna paterna della regina, in un ritratto equestre di Jean Baptiste Martin |
In Lorena i duchi vivranno anni sereni, in quanto il loro matrimonio risulterà ben riuscito. La coppia avrà 13 figli tra cui Francesco Stefano che sarà padre di Maria Antonietta.
Dopo 10 anni di felice matrimonio però, Leopoldo iniziò una relazione con la giovane Anna-Margherita de Ligniville. Questa relazione, che fu motivo di sofferenza per Elisabetta, durerà poco. Il 27 marzo 1719 Leopoldo infatti muore ed Elisabetta viene nominata reggente mentre i figli verranno educati alla corte di Vienna.
Leopoldo I in un ritratto equestre |
La duchessa cominciò a governare sul piccolo e strategico ducato, ma il colpo di grazia le verrà dato dal figlio Francesco Stefano che per poter sposare Maria Teresa, rinuncerà alla Lorena in favore di Stanislao Leszczyński, in cambio della Toscana. Per molto tempo Elisabetta si rifiuterà di vedere il figlio e la nuora che conoscerà solo nel giugno del 1739; la duchessa si scioglierà solo alla vista delle nipotine.
Con l'arrivo di Stanislao Leszczynski a Nancy, Elisabetta si trasferì a Commercy dove trascorse i suoi ultimi anni e dove morì nel 1744.
Una curiosità:
Clemente di Lorena |
La futura imperatrice Maria Teresa fu fidanzata giovanissima (aveva appena sei anni) al principe Clemente (figlio di Leopoldo ed Elisabetta Carlotta) che ne aveva quindici. L'unione era stata suggerita dal principe Eugenio di Savoia per motivi politici. Clemente, definito "das wunderkind", il ragazzo prodigio, per via della sua intelligenza e della sua cultura, morì poco dopo di vaiolo, proprio mentre si preparavano le stanze per riceverlo alla Hofburg, e celebrare così il fidanzamento ufficiale. Molto interessato ad ottenere tramite i figli la protezione imperiale, Leopoldo di Lorena si era dichiarato disponibile ad un matrimonio di un altro suo figlio, Francesco Stefano, con Maria Teresa. Inizialmente l'imperatore Carlo VI si dimostrò diffidente: Francesco gli era stato descritto come assai meno intelligente del fratello, e soprattutto come fortemente influenzato dalla madre. Alla fine però, pur senza sbilanciarsi, decise di assumere Francesco come paggio presso la corte imperiale. Il ragazzo arrivò alla Hofburg seguito da una corte di scatenati adolescenti. Alto, biondo, bello, di carattere allegro e spensierato. Goloso di dolci, scriveva malissimo (un gene evidentemente trasmesso alla figlia Maria Antonietta), e parlava comicamente il tedesco. Era però un abile cacciatore e cavalcava benissimo. Carlo VI a poco a poco si affezionò a Francesco, ormai divenuto "Franz", che si portava dietro ad ogni battuta di caccia nei boschi e sui monti austriaci e boemi.
Francesco Stefano di Lorena, padre di Maria Antonietta, ritratto a 14 anni con la madre, Elisabetta Carlotta d'Orleans - Alexis Simon Belle (1722) |
Maria Teresa che aveva sette anni si invaghì di Francesco fin da allora, ne parlava in continuazione e, per giocare e recitare, richiedeva sempre la sua compagnia. Il matrimonio avverrà 11 anni dopo.
Maria Teresa d'Austria ritratta ad 11 anni |
Quando Francesco varcò la soglia della Hofburg per la rinuncia ufficiale alla Lorena, lo aspettava il ministro Bartenstein col documento di cessione già pronto. Mancava solo la firma. Per tre volte, il principe prese in mano la penna che, per tre volte, gli scivolò via rotolando a terra. Implacabile, il ministro si chinò a raccoglierla e, senza una parola, la posò nuovamente sul tavolo. Spazientito, Bartenstein fu costretto, alla fine, a chiuderla dentro le dita livide e contratte del principe. Francesco firmò e, travolto dall'ira, scagliò lontano la penna e la carta. Poi, quasi fuggendo, senza un saluto lasciò la stanza. Nell'ala Leopoldina della Hofburg, era atteso dalla famiglia imperiale. "Ecco la tua sposa", esordì solennemente l'imperatore. Insieme alla mano di Maria Teresa, Carlo VI consegnò al futuro genero il contratto dove era stato fissato per il 12 febbraio 1736 il giorno delle nozze. Francesco si comportò con esemplare dignità. Aveva firmato, cedendo la terra dei suoi padri ai francesi. Dalle sue labbra mai più un commento.
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