"C'era una terrazza sul lato nord-ovest del palazzo e, sull'erba ruvida che vi cresceva sotto, con la schiena rivolta ad essa, sedeva una signora, tenendo un foglio fra le mani quasi a voler misurare l'orizzonte con la lunghezza delle braccia. Aveva dappresso un album di schizzi e il suo sgabello, e sembrava intenta a realizzare uno studio degli alberi circostanti. In effetti pareva che non ci fosse altro sul suo schizzo. Lei ci notò e quando passammo vicine all'altezza della sua mano sinistra, si girò e ci guardò con curiosità.
Non aveva un viso giovane e anche se piuttosto graziosa, non la reputai particolarmente attraente. Aveva un cappello bianco che la riparava dal sole, appoggiato su una buona quantità di capelli biondi e calato sulla fronte. Il suo vestito estivo era leggero e a vita bassa; aveva uno scialle verde chiaro che le copriva le spalle e il seno, e una gonna piuttosto ampia. Pensavo fosse una turista, ma il suo vestito era antiquato e piuttosto insolito (anche se le persone indossavano corpetti fisciù quell'estate). Guardai dritto verso di lei ma provai un'indescrivibile sensazione che mi fece girare lo sguardo. Ero infastidita dal fatto che la signora fosse lì". (Tratto da "An adventure" di Charlotte Moberly e Eleanor Jourdan)
Non aveva un viso giovane e anche se piuttosto graziosa, non la reputai particolarmente attraente. Aveva un cappello bianco che la riparava dal sole, appoggiato su una buona quantità di capelli biondi e calato sulla fronte. Il suo vestito estivo era leggero e a vita bassa; aveva uno scialle verde chiaro che le copriva le spalle e il seno, e una gonna piuttosto ampia. Pensavo fosse una turista, ma il suo vestito era antiquato e piuttosto insolito (anche se le persone indossavano corpetti fisciù quell'estate). Guardai dritto verso di lei ma provai un'indescrivibile sensazione che mi fece girare lo sguardo. Ero infastidita dal fatto che la signora fosse lì". (Tratto da "An adventure" di Charlotte Moberly e Eleanor Jourdan)