Questo quadro, parte di un ciclo di dipinti a carattere commemorativo, fu realizzato da Martin van Meytens in seguito alle seconde nozze di Giuseppe II. Il matrimonio del principe ereditario fu riccamente celebrato, soprattutto con rappresentazioni teatrali alle quali parteciparono i giovani rampolli imperiali. Il quadro in questione rappresenta il balletto pantomima "Il trionfo dell'Amore" ideato dal poeta di corte Pietro Metastasio su coreografia del maestro di ballo Franz Hilverding e musicato da Leopold Florian Gassmann. Il balletto fu presentato a Schoenbrunn il 24 gennaio 1765. Nei ruoli principali troviamo i figli più giovani dell'imperatrice Maria Teresa: nel ruolo di Flora troviamo Maria Antonietta, all'epoca di nove anni (a destra); nel ruolo di Cupido l'arciduca Massimiliano (al centro); nel ruolo di Mirtillo l'arciduca Ferdinando (a sinistra). I pastori e le pastorelle che fanno da contorno alla composizione furono interpretati dai giovani rampolli dell'aristocrazia viennese: Xavier conte d'Auersperg, Frederic-Joseph langravio di Furstenberg, Joseph e Wenceslas conti di Clary, Pauline e Cristiane contesse d'Auersperg, Therese e Cristiane di Clary.
Nel 1778, Maria Teresa, esaudendo un desiderio di Maria Antonietta, fece realizzare una copia del dipinto dal pittore Weikart per il Petit Trianon.
Maria-Teresa, 5 gennaio 1778:
"Mercy mi ha inviato una misura per un quadro che vorreste avere al Trianon; è l’opera legata alle nozze dell’Imperatore. Mi fa molto piacere servirvi; ma ho bisogno di un chiarimento: ce ne sono due, uno l’opera, l’altra il balletto dove questa piccola regina era con i suoi due fratelli. Credo che vorreste avere quest’ultimo oppure tutti e due. Sarete servita; ma in questo caso mi servirà ancora una misura per il secondo quadro, da dove la luce entra, se deve essere in cornice o servire da tappezzeria, attaccato al muro."
|
Maria Antonietta nel particolare del dipinto di Martin van Meytens |
La risposta di Maria Antoinetta alla madre, in data 15 gennaio 1778:
"La mia cara mamma mi confonde per la bontà riguardo i quadri; non avrei mai osato chiederli, sebbene mi faccia un piacere immenso. Non invierò tramite questo corriere le misure alla mia cara mamma, perché il portiere del Trianon, dove conto di mettere i quadri, è assente."
Questi due bei quadri furono inviati in effetti alla regina e ornavano due pannelli di uno dei saloni del Petit Trianon. Successivamente furono collocati a Versailles, nella galleria del secondo piano. Fino al 1874 si ignorava che erano stati fatti per il Petit Trianon. Solo di recente i due quadri sono tornati nel luogo d'origine.
|
Copia realizzata da Weikert per il Petit Trianon |
Maria Antonietta era indubbiamente legatissima ai suoi ricordi d'infanzia, alle persone che vi aveva lasciato, e alle passeggiate a Vienna, previste nel programma educativo, che faceva assieme alla sua governante e ai suoi fratelli. Un aneddoto molto delicato che riguarda Maria Antonietta bambina, è riportato in una lettera di Marie Sidonie Chotek nata Clary-Aldringen:
"Ieri, dopo essere stati alla benedizione a San Michele, ci siamo recati dalle principesse Swartzenberg, dove abbiamo pescato con grande fortuna, 19 pesci. L'arrivo delle arciduchesse Carlotta (Maria Carolina) e Antonietta e dei piccoli arciduchi (Ferdinando e Massimiliano), pose fine al nostro intrattenimento; l'arciduchessa Antonietta disse a Mademoiselle Drüin (governante delle contessine Clary) stringendole la mano: "Portatemi Christiane e Teresa a Schönbrunn."
|
Christiane e Teresa di Clary in seconda fila nella copia realizzata da Weikert per il Petit Trianon |
|
Marie Sidonie Chotek |
Christiane e Teresa erano le sorelle più piccole di Marie Sidonie. Le bambine erano cresciute alla corte di Maria Teresa ed erano amiche d'infanzia di Maria Antonietta.
Nel dipinto richiesto dalla regina alla madre in cui danza con i fratelli Ferdinando e Massimiliano, Christiane e Teresa compaiono anche loro, in seconda fila nel gruppo a quattro di pastorelle, assieme ai fratelli Joseph e Wenceslas.
|
Veduta di Vienna dal Palazzo del Belvedere, opera di Bernardo Bellotto, 1759-60. Sulla sinistra è visibile palazzo Swartzenberg con il suo stagno. |
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.