Nel dipinto qui a sinistra realizzato nell'ottocento da Alexis Perignon, viene illustrato un episodio narrato da Madame Vigée Le Brun nelle sue memorie.
Il passo che segue è tratto dalle memorie della pittrice con una piccola introduzione di Andrè Castelot:
"La Vigée-Le Brun ha parimenti saputo dipingere un'immagine di Maria Antonietta che, per il fatto di non essere stata fissata su tela, non è meno deliziosamente colorita. In istato di avanzata gravidanza, un giorno la pittrice, soffrendo, è dovuta mancare alla seduta che la regina le aveva fissata.
Il giorno dopo, trepida e confusa, si presenta al castello proprio nel momento in cui Maria Antonietta si accinge a salire in carrozza.
" Il cuore mi batteva, ché il mio timore era tanto più grande in quanto sapevo di aver torto. La Regina si volse verso di me, mi disse con dolcezza: "Vi ho aspettata, ieri, tutta la mattina; che vi è capitato?"
"Ahime! signora", risposi, "stavo tanto male, che non mi fu possibile attenermi all'ordine di Vostra Maestà. Oggi sono venuta a riceverne, e torno via immediatamente".
"No, no! Non andatevene", riprese la regina, "non intendo che abbiate fatto questo tragitto inutilmente".
"Disdisse la vettura e mi concesse la seduta. Ricordo che, premurosa com'ero di ricambiare quella bontà, afferrai la scatola dei colori con tanta vivacità, che si rovesciò; pennellesse, pennelli, tutto mi cadde sul pavimento; io mi chinai per rimediare alla mia dappocaggine: "Lasciate, lasciate!", disse la Regina, "siete troppo inoltrata nella vostra gravidanza per chinarvi".
E checché io potessi dire, mi raccattò tutto lei stessa".
"Ahime! signora", risposi, "stavo tanto male, che non mi fu possibile attenermi all'ordine di Vostra Maestà. Oggi sono venuta a riceverne, e torno via immediatamente".
"No, no! Non andatevene", riprese la regina, "non intendo che abbiate fatto questo tragitto inutilmente".
"Disdisse la vettura e mi concesse la seduta. Ricordo che, premurosa com'ero di ricambiare quella bontà, afferrai la scatola dei colori con tanta vivacità, che si rovesciò; pennellesse, pennelli, tutto mi cadde sul pavimento; io mi chinai per rimediare alla mia dappocaggine: "Lasciate, lasciate!", disse la Regina, "siete troppo inoltrata nella vostra gravidanza per chinarvi".
E checché io potessi dire, mi raccattò tutto lei stessa".
L'episodio che ha un che di agiografico, considerando che si narra una
storia simile anche su Carlo V che avrebbe raccolto un pennello a
Tiziano, è comunque più che plausibile se si tiene conto dell'animo gentile e premuroso della regina.
Qui in basso alcune scene tratte dal film documentario "The Fabulous Life of Elisabeth Vigee-Le Brun" del 2015:
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