La fabbrica di Oberkampf |
La crescente domanda da parte dell'élite europea aveva infatti persuaso Christophe Philipe Oberkampf, un imprenditore di origine tedesca, a realizzare una nuova tecnica per ricreare l'effetto del chintz, contrastando in questo modo la crescente importazione dall'estero, del resto già vietata a suo tempo da Luigi XIV.
La tecnica che rendeva il cotone più liscio e permeabile alla stampa, consisteva nell'imprimere a mano le figure, inizialmente con timbri di legno e poi con rulli di rame mentre il fissaggio del colore avveniva trattando il tessuto con sali di ferro e di alluminio e ricoprendolo con uno spesso strato di sterco di vacca. Seguiva poi una lunga fase di lavaggio in acqua profumata per elimare l'odore di sterco di vacca anche se, nonostante questo lungo procedimento, rimaneva un odore caratteristico.
Diversi campioni di toile de jouy - Museo della Toile de Jouy |
Una robe à l'anglaise in toile de jouy |
La Toile de Jouy è infatti ideale per chi, pur non volendo rinunciare all'eleganza, desidera combinare la raffinatezza con l'informale.
La fabbrica rimase attiva fino al 1813 e tra le sue clienti più famose, oltre alla regina Maria Antonietta, spicca il nome dell'imperatrice Josephine.
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