Maria Antonietta nel 1769 nel ritratto ufficiale realizzato da Ducreux, inviato a Luigi XV |
Nei primi mesi del 1768, il dentista francese Pierre Laveran, appartenente ad una stimata famiglia di dentisti, fu chiamato a Vienna per dedicarsi alla dentatura dell'allora arciduchessa Maria Antonia. Il medico, il cui nome compare tra i registri imperiali del 1775, come chirurgo dentista delle loro Maestà Imperiali e Reali, si dedicò a raddrizzare i denti della giovanissima arciduchessa, in vista del matrimonio con il Delfino di Francia. L'apparecchio per i denti era allora chiamato Fauchard's Bandeau, ovvero "la fascia di Fauchard" dal nome del suo inventore, volgarmente detto "morso". Alcuni biografi chiamano questo apparecchio "pellicano" ma è un errore: il pellicano era una pinza utilizzata per tirare i denti la cui forma ricordava il becco di un pellicano, di qui il nome.
Fauchard, considerato il padre dell'odontoiatria moderna (morto nel 1761) ci ha lasciato un interessante resoconto sulle sue tecniche ortodontiche. Due erano le sue modalità operative: una rapida detta "dei fili" ed una ultrarapida che descriveva orgogliosamente così:
"Molti anni fa la moglie di G.Gossot revisore dei conti, mi mandò a chiamare per esaminare i denti di sua figlia allora dodicenne. Trovai che l' incisivo laterale del lato sinistro del mascellare superiore si inclinava verso il palato, in modo da costituire una vera e propria deformità. Interrogato dalla madre sulla possibilità di rimediare a ciò, io risposi che poteva essere fatto in 8-10 giorni, con il metodo dei fili, se la ragazzina mi veniva inviata ogni giorno. Poiché la giovane veniva istruita da vari signori che visitavano la sua casa quotidianamente, la mia risposta non fu accettata per non distrarla dai suoi studi. Ciò mi indusse a dire alla madre che se lei voleva avrei rimesso il dente in posizione naturale in pochi minuti. Sorpresa dal breve tempo richiesto ella acconsentì.
Usando una lima cominciai a separare il dente da quelli vicini che lo comprimevano, diminuendo leggermente lo spazio che avrebbe dovuto occupare. Ciò fatto lussai il dente con il pellicano (strumento da lui inventato) mettendolo in posizione naturale con grande stupore della madre e delle altre persone presenti. Appena ebbi ridotto il dente alla posizione normale, lo fissai a quelli in fianco con un filo comune, che lasciai otto giorni; durante quel periodo feci risciacquare la bocca alla ragazzina 4 o 5 volte al giorno con un collutorio astringente. Quando il dente avesse riacquistato solidità, non si sarebbe mai sospettato che era stato fuori della posizione naturale".
Nel 1723 Fauchard descrisse un dispositivo ortodontico formato da una banda di striscia a forma di arco ideale che veniva collegato ai denti mediante legature metalliche o di fibra vegetale. Possiamo considerarlo come il primo arco d'espansione della storia dell'ortodonzia."Se i denti sono molto al di fuori della linea, consiglia l'autore, è necessario usare delle strisce d'argento o d'oro. L'ampiezza delle strisce non dovrebbe essere inferiore all' altezza del dente sul quale sono applicate.La striscia non deve essere ne troppo rigida ne troppo flessibile. Vengono praticati due fori a ciascuna delle estremità.... i denti diritti più vicini a quelli che sono inclinati vengono avvolti con dei fili che dopo essere stati incrociati numerose volte, sono infine legati e le loro estremità tagliate. A causa della pressione e del supporto dato alla striscia, il dente inclinato viene raddrizzato in breve tempo." "I denti dei giovani sono più facili da raddrizzare di quelli degli adulti perché le radici non sono ancora grandi e anche perché le gengive sono più morbide. Quando persone adulte si sottopongono a questa operazione, è necessario un tempo maggiore prima che si abbiano risultati positivi...".
Il Fauchard's bandeau in un'illustrazione |
Possiamo quindi immaginare Maria Antonietta, allora ragazzina di quasi 12 anni, alle prese con il dentista e i suoi strumenti di "tortura". Prima che la banda metallica a forma di mezzaluna le venisse posizionata dietro le arcate dentali, fissata tramite sottili anelli d'oro stretti intorno ai denti da raddrizzare (di qui il termine "morso"), Laveran le massaggiò le gengive con del brandy, usato allora come semianestetico. Il periodo di "raddrizzamentò" durò tre mesi, durante i quali Maria Antonietta fu tenuta a curare i suoi denti spazzolandoli con della polvere dentifricia. Il risultato fu un miglioramento non solo per la dentatura ma anche per la mandibola leggermente prominente, il segno distintivo degli Asburgo: il proverbiale labbro asburgico risultò infatti meno pronunciato di quanto non fosse prima del trattamento. Quando l'arciduchessa completò il suo restyling che comprendeva non solo la dentatura ma anche l'acconciatura, il portamento e lo studio del francese, Ducreux eseguì il suo ritratto ufficiale da inviare al re di Francia.
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