giovedì 3 settembre 2020

Un italiano a Versailles - L'ultimo insegnante di lingue dell'Ancien Régime

Una rara miniatura di Jean Pierre Chasselat che
 rappresenta i 4 figli di Luigi XVI e Maria Antonietta
Nonostante la lingua francese, tra il XVII e il XVIII secolo, fosse la lingua ufficiale adottata dalle corti di tutta Europa, i re di Francia erano comunque tenuti ad apprendere le lingue degli altri paesi. Era consuetudine iniziare l'apprendimento dell'inglese, dell'italiano e dello spagnolo verso i sette anni tramite professori scelti per l'istruzione dei rampolli reali. Fu così per Luigi XIV che imparò l'italiano e lo spagnolo, per Luigi XV che era in grado di leggere diverse lingue e per Luigi XVI che conosceva molto bene l'italiano e che traduceva con facilità testi scritti in inglese e tedesco (cosa rara in un periodo storico in cui i principi germanici parlavano fluentemente il francese a discapito della loro lingua madre). Gli insegnanti di lingue scelti per i giovani principi erano per lo più stranieri e di loro oggi si sa molto poco. Merita di essere menzionato l'ultimo insegnante che portò il titolo di "Maestro di lingue dei bambini di Francia". Furono suoi allievi il primo Delfino Luigi Giuseppe, il piccolo duca di Normandia (futuro Luigi XVII) e Madame Royale. Il suo nome era Barthélémy Gatteschi originario della Toscana, regione in cui era nato nel 1738. Non è noto il modo in cui riuscì a stabilirsi a Versailles fin dal 1770. Probabilmente la sua fortuna fu legata alla sua capacità di sapersi infilare nei corridoi di palazzo. Versailles, fin dal 1762, era diventata la sede del Ministero degli Affari Esteri. Accanto agli impiegati c'erano gli interpreti ufficiali e Gatteschi risulta essere interprete presso il Ministero; era in grado di parlare correntemente il francese, l'inglese e conosceva i rudimenti della lingua spagnola. Si può quindi immaginare il percorso della sua ascesa.Nel 1775 il conte di Cardi gli aveva ordinato la traduzione di tre importanti documenti di carattere genealogico scritti in italiano.
Già dal 1780 la sua situazione economica migliorò a tal punto che poté trasferirsi in un opulento edificio noto come il Petit Hotel d'Orleans in rue de l'Orangerie. Assunse una domestica. Marguerite Doyen vedova Eckert che con il suo padrone fu molto generosa arrivando a prestargli anche somme di denaro per l'acquisto di biancheria e abiti di un certo tenore e soprattutto libri che per uno uomo della sua posizione si rendevano indispensabili. In breve tempo l'oscuro insegnante di lingue riuscì a formarsi una bellissima biblioteca che occupava un'intera stanza del suo appartamento. Verso la sua "serva padrona" Gatteschi fu molto riconoscente e quando nel 1788 la sua posizione a corte era ormai in ascesa, fece in modo che a Marguerite fosse versata una rendita vitalizia pari a 400 sterline.
La biblioteca del Delfino a Versailles
Gatteschi divenne insegnante di lingue dei bambini reali dal 1788. La casa dei figli di Luigi XVI fu istituita nel 1783, anno in cui la primogenita, Madame Royale, compiva 5 anni. All'età di 5 anni i bambini iniziavano a ricevere le prime lezioni. Imparavano a leggere, scrivere a fare di conto. Successivamente iniziavano l'apprendimento delle scienze naturali, della fisica. E poi disegno, musica, danza. A tutto questo veniva aggiunto l'apprendimento delle lingue straniere, Alle lezioni di Gatteschi partecipavano anche la stessa regina e Madame Elisabeth. E' quasi impossibile sapere chi fu a suggerire la sua nomina, probabilmente qualcuno che lavorava presso il ministero degli affari esteri. Tra gli insegnanti dei figli dei sovrani figurava già un italiano, tale Ciolli, che impartiva ai bambini lezioni di ginnastica. E' probabile che fu Ciolli a suggerire a Madame de Polignac (governante dei figli di Francia) il nome di Gatteschi. Comunque andarono le cose, Gatteschi entrò a far parte ufficialmente della corte percependo uno stipendio di 1500 livres, una somma non particolarmente significativa per un uomo come lui, incapace di parsimonia. Da buon italiano era una buona forchetta e amava particolarmente i dolci tanto che spesso doveva ricorrere al suo farmacista di fiducia perché gli prescrivesse dei digestivi. Dopo le giornate di ottobre del 1789, Gatteschi seguì la corte alle Tuileries dove continuò a dare lezioni ai bambini. Solo dopo la fuga di Varennes il suo incarico venne meno. L'ultimo insegnante di lingue dell'Ancien Régime morì praticamente sommerso dai debiti il 3 novembre 1793.

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