sabato 17 settembre 2016

Francesco I imperatore d'Austria

Francesco in un ritratto giovanile.
Uno sbaglio che fanno in molti è quello di parlare di
 "imperatore d'Austria" prima del 1806.
Poiché l’abolizione del titolo di Imperatore dei Romani ebbe
luogo formalmente nel 1806, Francesco fu il primo
 Imperatore “doppio” della storia, essendo stato
 Francesco II come imperatore dei Romani e
 Francesco I come imperatore d’Austria.
"Mi sono chiesto se si conveniva alla dignità dell'imperatore, al suo stesso interesse, assistere alla sorte da cui è minacciata la sua augusta zia senza nulla tentare per sottrarvela o per strapparvela ... L'imperatore non ha forse in questa particolare circostanza doveri da adempiere? Non conviene perdere di vista che la condotta che il nostro governo presceglierà verrà un giorno giudicata dai posteri; ma come non temere la severità di tali giudizi, se fosse provato che, essendo la regina di Francia a tal punto minacciata, S.M. l'imperatore non ha fatto tentativo né sacrificio alcuno per salvarla?"
Questa, lettera abbastanza audace per la penna di un diplomatico, fu inviata dal conte Mercy all'imperatore Francesco II, nipote di Maria Antonietta. Ma, come scrive sagacemente Stefan Zweig, "nel ventiquattrenne, gelido, insensibile, meschino Kaiser Franz, che non ha nell'anima neppure più una scintilla dello spirito di Maria Teresa, Maria Antonietta non trova né comprensione né volontà di aiuto."

L'imperatore Francesco fu in effetti un personaggio ambiguo e di non facile lettura e nei confronti della zia che non aveva mai conosciuto, mostrò indifferenza arrivando a dire, al cavaliere di Rougeville che ne sollecitava l'aiuto:
"mia zia saprà ben morire".

Sul carattere dell'imperatore esistevano opinioni discordanti già all'epoca. Secondo alcuni, egli era uno stoico che affrontava sereno e compassato ogni vicenda, irritandosi solo quando si trattava di pagare in contanti. Secondo altri era un Quinto Fabio, capace solo di temporeggiare ed esitare, con velleità di sovrano assoluto ma privo della forza di volontà necessarie ad agire. La sorte di una regina deposta era assolutamente ininfluente ai fini politici e Francesco non pensò neanche lontanamente di scendere a patti con la Francia, nemmeno quando la zia fu trasferita alla Conciergerie.
Mercy lasciò scritto disgustato da tale condotta: "Non l'avrebbero salvata neppure se l'avessero vista con i propri occhi salire la ghigliottina". Ma il giudizio più duro è quello di Madame Royale che liberata su interessamento dell'imperatore in cambio di prigionieri politici, visse per qualche tempo a Vienna. La principessa lasciò scritto: "Non potevo immaginare l'indegna condotta dell'imperatore che ha lasciato perire mia madre, sua zia, senza muovere un passo per salvarla".
Qualche anno dopo Napoleone poté osservare: "Era massima stabilita nella casa d'Austria mantenere il silenzio sulla la regina di Francia. Al nome di Maria Antonietta abbassano gli occhi e mutano costantemente discorso, quasi per sfuggire a un argomento spiacevole e imbarazzante. E' una regola adottata da tutta la famiglia e raccomandata ai rappresentanti all'estero."


Eppure questo strano sovrano subdolo e pieno di contraddizioni, non mancò di sentimenti soprattutto in famiglia. Di gusti prettamente borghesi, egli fu il primo imperatore d'Austria e il primo Imperatore “doppio” della storia, essendo stato Francesco II come imperatore dei Romani e Francesco I come imperatore d’Austria.

Maria Teresa di Borbone Napoli . L'imperatrice a
detta dei contemporanei, era molto somigliante alla
zia materna Maria Antonietta.
Si sposò quattro volte ma la moglie più amata fu senza dubbio la seconda, Maria Teresa di Borbone-Napoli, anch'essa nipote di Maria Antonietta.
Francesco e Maria Teresa erano cugini di primo grado doppiamente, essendo il padre di Francesco (Leopoldo II) e la madre di Maria Teresa (Maria Carolina) fratelli e lo erano anche la madre di Francesco (Maria Ludovica di Borbone Spagna) e il padre di Maria Teresa (Ferdinando IV re di Napoli).

Maria Teresa era considerata la bellezza di famiglia e secondo la testimonianza di Madame Vigée Le Brun, era molto somigliante alla zia materna anche se la sua bellezza sfiorì presto. La pittrice infatti scrisse nelle sue memorie, dopo aver rivisto la principessa ad un ballo:

"L'imperatore Francesco II aveva sposato in seconde nozze Maria Teresa delle Due Sicilie, figlia della regina di Napoli. Avevo ritratto questa principessa nel 1792 ma la trovai così cambiata nel rivederla a questo ballo, che a stento la riconobbi. Il naso le si era allungato e le guance afflosciate, di modo che ora assomigliava al padre. Mi è dispiaciuto per lei che non ha mantenuto le caratteristiche della madre perché, credo di averlo già detto, a molti ricordava la nostra affascinante regina di Francia."

Da questo matrimonio oggettivamente off limits, sotto il profilo della genetica, nacquero dei figli malaticci e disturbati mentalmente, come la figlia Marianna, il figlio Ferdinando (futuro imperatore, di cui ci sono rimaste anche delle fotografie a testimonianza del suo aspetto infelice) e l'arciduca Francesco Carlo, futuro padre dell'imperatore Francesco Giuseppe, con disturbi borderline.

A Napoli Maria Teresa era soprannominata la 'gazzella' per la sua allegria, ma a dispetto della sua vivacità, l'imperatrice fu una madre molto dura, per nulla affettuosa, rigida, priva di qualsivoglia istinto materno.
Anche lei si rivelò assieme al marito, assolutamente indifferente per la sorte di Maria Antonietta, nonostante da Napoli Maria Carolina la pregasse di intervenire conoscendo il forte ascendente che la figlia aveva sull'imperatore.

Maria Luisa, la figlia più grande della coppia, e che in seguito avrebbe sposato Napoleone, scrisse della madre alla sua governante "se almeno mi stringesse tra le braccia; ma io non oso sperare in tanta grazia". Per contro Francesco fu un padre molto moderno per l'epoca. Prendeva per mano i figli e li portava a passeggiare sui bastioni come un cittadino qualunque. Sul laghetto del castello di Laxembrug si metteva ai remi per portali in barca, giocava persino a nascondino con loro nel parco di Schoenbrunn. Maria Luisa scrisse al padre (chiamata da lui affettuosamente "Louisl" (Luisetta): "La prego signor babbo, mi conservi nella Sua benevolenza e io Le prometto che finché avrò vita resterò, babbo caro, con ogni rispetto e tenerezza la Sua devotissima e obbedientissima figlia Luisa."


Francesco I in un ritratto di
Giovanni Battista Lampi
Maria Teresa di Borbone-Napoli in un
ritratto di Giovanni Battista Lampi
In questo ritratto sono evidenti le caratteristiche
borboniche di cui parla Madame Le Brun nelle
sue memorie



















Quando Maria Teresa morì per i postumi di un parto, dovettero portar via di forza Francesco dal suo capezzale. I rapporti affettivi dell'imperatore erano contradditori quanto la sua politica e nonostante il lutto e l'affetto per la defunta moglie, Francesco si risposò subito dopo con un'altra cugina, Maria Ludovica d'Austria-Este. La rigida educazione cattolica lo portava a credere di poter soddisfare gli appetiti sessuali, solamente nel letto coniugale.
Anche con la figlia prediletta Maria Luisa, l'atteggiamento di Francesco fu il medesimo. Egli infatti non ebbe problemi a sacrificarla alla ragion di Stato, concedendo la sua mano a Napoleone, da sempre nemico giurato dell'Austria e inviandola in un paese in cui solo pochi anni prima era morta sul patibolo la zia
Maria Ludovica d'Austria-Este- Maria Ludovica era la figlia del fratello prediletto di Maria Antonietta, l'arciduca Ferdinando. Era una ragazza delicata e sensibile che contava solo pochi anni di più di Maria Luisa, insomma una matrigna quasi coetanea per i figli dell'imperatore e sarebbe morta alcuni anni dopo di tisi. Si sussurrava che Francesco appena la vide consumò subito senza aspettare di essere sposato con lei. Tra Maria Ludovica e Maria Luisa nacque un profondo affetto. L'imperatrice sperava che la figliastra sposasse il fratello, il futuro duca di Modena Francesco IV, in effetti tra lui e Maria Luisa era nato un flirt, ma l'imperatore sacrificò la figlia prediletta alle ragioni di stato scegliendo per lei Napoleone. Maria Ludovica odiava a morte Napoleone anche perché lo riteneva responsabile della morte del padre, morto a Vienna di infarto, dopo essere fuggito da Milano invasa dalle truppe napoleoniche.
L'addio di Maria Luisa alla sua famiglia - Pauline Auzou, Castello di Versailles, 1812.
 Il quadro riproduce il momento della partenza di Maria Luisa per la Francia e il suo addio a fratelli e sorelle. Appoggiata al muro in lontananza c'è anche la matrigna Maria Ludovica.


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