Associare Maria Antonietta ai macarons è ormai automatico. Ciò è dovuto al grande successo del film di Sofia Coppola che, in collaborazione con la Ladurée, creò l'immagine di una regina circondata da dolci e pasticcini colorati. Ma quanto c'è di vero in tutto questo?
Che Maria Antonietta amasse i dolci è sicuro, lo si evince dalla testimonianza di un inglese, Hester Thrale, presente al pranzo dei sovrani: ".... la regina mangia vivamente solo dolci che il re puntualmente finisce di divorare mettendo le mani nel suo piatto...".
André Castelot nella sua biografia scrive che Maria Antonietta in Austria "dopo le ore di gioco, divorava con i fratelli e le sorelle piramidi di pasticcini viennesi sgocciolanti di crema sbattuta".
Insomma una golosa di dolci anche se le sue abitudini alimentari erano molto semplici. Ma per quanto riguarda i macarons non c'è nulla di certo a riguardo. Non sappiamo nemmeno se Maria Antonietta li abbia mai assaggiati anche se è molto probabile di si.
La storia dei macarons risale al XVI secolo. Fu la regina fiorentina Caterina de' Medici ad introdurre in Francia i "maccherones", piccoli biscotti rotondi e croccanti conosciuti in Italia fin dal Medioevo, a base di mandorle, zucchero e albume d'uovo, praticamente una sorta di "amaretti".
Quando nel 1682 la famosa pasticceria Dalloyau divenne la pasticceria ufficiale di Versailles, i macarons furono introdotti definitivamente a corte declinandosi in innumerevoli versioni, la più amata delle quali era quella al lampone.
Dal gusto delizioso e raffinato che si accompagna con una dose di notevole friabilità, i macarons sono graziosi da vedere e piacevoli per il palato.
Nel 2014 Ladurée ha creato il macaron "Marie-Antoinette", di color celeste chiaro, con ripieno bianco e dal gusto della bevanda che porta sempre il nome della regina, già collaudata dalla famosa pasticceria, ottima per accompagnare i dolci, vale a dire: un mix di tè neri cinesi e indiani aromatizzato con petali di rosa, agrumi e miele e definito dalla maison, "una passeggiata bucolica al Petit Trianon".
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