lunedì 18 ottobre 2021

La duchessa d'Angouleme si imbarca a Pouillac

Questo dipinto di Antoine-Jean Gros realizzato nel 1818 e  conservato al museo di Belle Arti di Bordeaux raffigura la duchessa d'Angouleme che si imbarca a Pouillac per l'Inghilterra in occasione del ritorno di Napoleone. E' questo il periodo passato alla storia come i "Cento Giorni". 


Accompagnata dal suo seguito formato dalle duchesse di Serent e di Damas, dal visconte e dalla viscontessa d'Agoult e dal visconte di  Montmorency, la figlia di Luigi XVI e di Maria Antonietta, nel salutare i suoi fedelissimi,  rilascia loro una piuma bianca del suo cappello. Questa piuma è ancora oggi conservata nella collezione Jeanvrot a Bordeaux. 


Nelle Memorie della Duchessa d'Angouleme, nell'edizione del 1858,  François de Barghon Fort-Rion, che curò e ampliò l'opera, scrive in una nota:


"Madame partì la sera alle otto, scortata da un distaccamento di volontari e da un plotone di cavalleria della Guardia Nazionale. Arrivata a Pauillac, dove si trovavano le due fregate che dovevano posare l'ancora tornando nella terra dell'esilio, ella si precipitò a bordo. Nonostante il maltempo, tutti quelli che l'avevano accompagnata si gettarono sulle imbarcazioni intorno per godere il più a lungo possibile della sua vista. Profondamente commossa da quest'ultima espressione di affetto, slegò i nastri e il pennacchio bianco che adornavano il suo copricapo e li lanciò ai fedeli servitori della monarchia dicendo loro: "Addio, quando tornerò, riconoscerò tutti voi. Bravi Bordelais, la vostra lealtà mi è nota ... Non ho il coraggio di vedere i francesi infelici ed essere la causa delle loro disgrazie. Vi lascio, coraggiosi Bordelais, penetrata dai sentimenti che mi avete dimostrato e vi assicuro che essi saranno fedelmente riferiti al re..."


La coppia ducale era letteralmente adorata a Bordeaux e con il ritorno di Napoleone, la duchessa, conscia del suo carisma aveva rischiato il tutto per tutto recandosi nelle caserme della città arringando le truppe con talmente tanta passione che Napoleone  la definì "l'unico uomo della famiglia"
Nel frattempo il duca d'Angouleme fu fatto prigioniero. Ad un suo servitore dirà: "mia moglie è al sicuro, sono tranquillo: mi aspetto di tutto, devo confidare nella provvidenza, che assoggetta tutto alla sua volontà." 
Dopo di che scriverà una lettera al padre le cui parole, in seguito, saranno scolpite sotto un suo busto a Bagatelle, residenza del duca di Berry: "Eccomi qui, rassegnato a tutto, ad occuparmi di coloro che mi sono cari; ma vi chiedo ed esigo che il re non ceda su nulla per liberarmi. Non ho paura né della morte né della prigione; e tutto quello che Dio deciderà sarà ben accolto."
Inizialmente l'idea di Napoleone era quella di farlo fucilare ma i suoi collaboratori lo convinsero a rilasciarlo per non farne un martire come il duca d'Enghien.
Dopo aver intercettato la lettera indirizzata al conte d'Artois, Napoleone sprezzante ma allo stesso ammirato dall'audacia di questa coppia dirà:"Vi è sempre cavalleria in queste razze principesche".



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