La robe à l'anglaise, così chiamata perché fu lanciata in Inghilterra, ebbe la sua massima diffusione verso gli anni settanta del Settecento. A differenza della robe à la française, non prevedeva l’utilizzo del panier, sostituito da imbottiture posizionate al di sotto del bustino non rigido ma attillato per evidenziare il punto vita. L'abito era aderente al corpo e stretto in vita e poteva aprirsi sul davanti per rivelare una sottoveste dal colore in contrasto con la gonna. Spesso veniva abbinata alla veste un fichu (scialle che copriva il petto e le spalle).
Qui in basso una tipica robe à l'anglaise in taffetà a righe bianche e rosa del 1785, conservata al Metropolitan Museum of Art di New York. Il museo collega questa veste a Maria Antonietta. Onestamente non credo sia appartenuta alla regina ma sicuramente Maria Antonietta, come si evince dalla sua gazette des atours, aveva diversi abiti con motivi a righe. E' quindi un ottimo esempio originale di come dovevano presentarsi alcuni abiti della regina:
A seguire una robe à l'anglaise conservata al Museo del Costume di Palazzo Pitti a Firenze:
Abiti all'inglese conservati al Kyoto Costume Institute Museum:
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.