lunedì 9 gennaio 2017

I conti del Nord

Nel settembre del 1781, gli eredi al trono di Russia, il Granduca Paolo e sua moglie Maria, nata Sofia Dorotea di Wurttemberg, intrapresero il grand tour europeo sotto il falso nome di conte e contessa di Severny. Presto ribattezzati "conti del Nord", i granduchi arrivarono a Versailles il 18 maggio 1782.
Il Granduca Paolo futuro zar Paolo I - ritratto di Roslin
Paolo raggiunse la reggia il giorno prima della visita ufficiale senza farsi riconoscere e, mescolatosi alla folla dei cortigiani, aveva osservato le abitudini di quella corte tanto chiacchierata. Quando rientrò all'Ambasciata Russa, descrisse Versailles a sua moglie in termini così entusiastici che la granduchessa ne fu profondamente intimorita. Nella speranza di ritrovare la fiducia in sé stessa, ormai turbata dalla descrizione che il marito le aveva fatto della regina, convocò subito Mademoiselle Bertin e ordinò abiti che eguagliassero quelli delle donne più eleganti di Parigi. Mentre la coppia si recava in carrozza a Versailles, la granduchessa chiese con ansia al marito se la trovasse avvenente quanto Maria Antonietta. Nello stesso momento Maria Antonietta era in preda ad un attacco di panico. Entrambe erano agitate all'idea di quell'incontro; la regina di Francia a causa della sua paura delle donne colte e intelligenti (Maria pur non essendo bella era estremamente colta); Maria temeva invece il confronto con Maria Antonietta, la cui bellezza era celebre in tutta Europa.

Maria Feodorovna - ritratto di Roslin
Quando la carrozza principesca oltrepassò i cancelli del Palazzo, Maria Antonietta bevve un grosso bicchiere d'acqua e confidò a Madame Campan che "il ruolo di regina era più difficile da interpretare in presenza di altri sovrani, piuttosto che con i cortigiani". Tuttavia, con professionalità e gentilezza, diede il benvenuto ai Conti del Nord da vera sovrana.

Maria portava fieramente un uccellino di pietre preziose che "a ogni minimo movimento oscilla su una molla sotto una rosa". La regina lo trovò molto grazioso e ne volle uno simile. Le pettinature piramidali erano già fuori moda e le signore si ornavano di fiori i cui steli venivano nascosti in bottigliette ricurve e piatte nascoste tra i capelli. Scrive la baronessa d'Oberkirch, amica di Maria Feodorovna: "... era una cosa incantevole. La primavera sulla testa, in mezzo alla nevicata della cipria, produceva un effetto senza pari."


Abito appartenuto a Maria Feodorovna
Fu tenuto un concerto per gli ospiti nel Salone della Pace alla presenza di tutta la corte cui fece seguito una cena straordinaria. La Coppia Imperiale lasciò Versailles alle 3 del mattino ma vi si recò in visita parecchie volte, andando anche al Petit Trianon.

Festa notturna nei giardini del Petit Trianon, organizzata da Maria Antonietta per i Conti del Nord - Hubert Robert 
Della visita dei conti del Nord ne parla anche la baronessa d'Oberkirch nelle sue memorie. La baronessa che faceva parte del seguito della Granduchessa, fu invitata al ballo di gala dato dalla regina in onore di Paolo e Maria. "Non riesco ancora a rimettermi dalla difficoltà di stare, vestite e pettinate, nelle carrozze da Parigi a Versailles; ci si sta tanto a disagio, che di più non sarebbe possibile, e le signore che fanno questo mestiere da postiglione parecchie volte la settimana ne debbono essere quanto mai stanche. Il ballo era stupendo; la Regina ballò con il Granduca; impossibile spiegare maggior grazia e maggior nobiltà di quante ne spiegò la nostra augusta sovrana. Ha un busto e un portamento meravigliosi. Mi trovai per un momento dietro di lei e dietro il Granduca. 'Signora d'Oberkirch' mi disse la Regina; 'parlatemi un po' in tedesco, dunque; ch'io veda se me lo ricordo. Non conosco più che la lingua della mia nuova patria'. Le dissi parecchie parole in tedesco ed ella rimase qualche secondo sovrappensiero, senza rispondere. 'Ah!', riprese finalmente; 'eppure sono davvero deliziata di udire questo vecchio tedesco! Parlate come una sassone, signora, senza nessun accento alsaziano, il che mi stupisce. E' una bella lingua il tedesco; ma il francese! Mi sembra, nella bocca dei miei figlioli, l'idioma più dolce dell'universo."
Quando la baronessa d'Oberkirch fu presentata alla piccola madame Royale la bambina le domandò il suo nome: "Siete dunque tedesca signora?" "No, madame; sono francese... alsaziana".
"Oh, tanto meglio! Non vorrei voler bene a straniere".


La baronessa d'Oberkirch
Lo zarevic Paolo, affascinato dalla gentilezza della Regina ritenne a torto che si fosse stabilita fra loro una certa intimità. Si prese pertanto la libertà di rivelare cose piuttosto imbarazzanti su sua madre Caterina II  e fece domande alquanto indiscrete su Madame du Barry. La regina rimase impressionata nel sentire Paolo dire che i rapporti con sua madre erano cosi tesi che, se ella avesse saputo che lui amava un cagnolino, lo avrebbe fatto certamente affogare nel fiume Neva. Da quel momento Maria Antonietta desiderò fortemente di vederli partire.  Ma questa visita fu anche teatro di una piccola gaffe. Su ordine della regina, venne confezionato uno splendido servizio da toilette di Sèvres sormontato da due putti; sopra lo specchio, i due putti reggevano un cartiglio che recitava:"eppure lei è ancor più bella." Il dono era da parte della regina per Maria Feodorovna che, tutto era tranne che bella. Ad ogni modo, con sollievo di tutti, la granduchessa trovò il dono bellissimo e ne fu entusiasta. Aveva visitato la manifattura di Sèvres e aveva visto in anteprima il magnifico servizio ma aveva ritenuto che fosse destinato alla regina stessa.

Dopo una grandiosa festa data nella Galleria degli Specchi in onore di "questi Nord" come iniziò a definirli Maria Antonietta, gli eredi di Russia partirono e la regina potè tornare a dormire nel suo amato Petit Trianon.

Qui in basso alcune foto dello splendido servizio da toilette di Sèvres donato dalla regina a Maria Feodorovna. Il servizio in porcellata biscuit, decorato in smalto blu e oro zecchino, si trova attualmente al Pavlovsk Palace:

Il servizio che conta 60 pezzi, è tra i doni diplomatici più lussuosi mai fatti.



Effige di Maria Antonietta su uno dei pezzi dello splendido servizio donato a Maria Feodorovna

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