Il 21 gennaio 1784, nove anni prima dell'esecuzione di Luigi XVI, il ministro Malesherbe riportava nel suo diario un fatto assai inquietante: la testa di una grande statua di ghiaccio raffigurante il Re, eretta sul Pont Neuf, come ringraziamento per una tassa eccezionale imposta ai ricchi per aiutare la povera gente a riscaldarsi dal freddo eccezionale di quell'inverno, cadde.
Il "Pont Neuf", luogo in cui fu eretta la statua di ghiaccio di Luigi XVI |
Un giornale francese, Le Messanger, scrisse a tal proposito nel 1862: l'inverno 1783/84 fu di un freddo eccezionale. Le chiese e tutti i luoghi pubblici erano chiusi. Parigi sembrava deserta. Non si incontrava nessuno per le vie. I ricchi erano ridotti a bruciare i loro mobili per scaldarsi, i poveri morivano di freddo nei granai. La carità era impotente, la cassa reale era allo stremo.
Luigi XVI, commosso dai racconti che gli faceva ogni mattina Monsieur Lenoir, intendente generale di polizia, ebbe l'idea di rimettere in vigore le ordinanze relative al Grand bureau dei poveri e che dava il diritto di esigere a Parigi una tassa straordinaria. La tassa doveva essere pagata dai principi, signori borghesi, artigiani, commercianti, tutti i cittadini che avevano un reddito alto. Venne coinvolto anche il clero, le comunità ecclesiastiche e laiche ecc. Vennero esentati solo i poveri.
L'ordinanza fu affissa tra le acclamazioni del popolo.
Qualche giorno dopo arrivò il denaro e ritornò la speranza, poi il tempo iniziò a migliorare.
Il popolo manifestò la sua gioia erigendo una statua di ghiaccio raffigurante il re, di fronte alla statua di Enrico IV sul Pont Neuf, alta come due piani dei palazzi vicini.
I tratti del Re erano perfetti, sulla testa della statua fu posta una corona di fiori in stoffa, confezionata da Mademoiselle Bertin, la famosa modista della Regina.
Sul piedistallo venne incisa questa frase:"Il nostro amore per lui ci riscalda".
Tutta Parigi volle vedere quella statua così pittoresca, nobili e poveri si affrettarono a vederla. Il freddo intenso iniziò a diminuire ma la mattina del 21 gennaio, la testa della statua cadde.
Malesherbe, che la carità rendeva mattiniero, attraversava di buon mattino place de la Dauphine per andare a visitare i prigionieri dello Chatelet. Vide cadere la testa e anche un uomo, un portatore d'acqua, che raccoglieva la corona dei fiori per servirsene per portare i secchi d'acqua.
Malesherbe fu colpito dallo spettacolo e scrisse tutto nel suo diario, senza immaginare di aver assistito ad un premonizione.
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