I fattori per dare origine ad un profumo di qualità che sappia regalare emozioni, rimanendo a lungo impresso nella nostra memoria, sono davvero tanti. Passione, amore e voglia di creare qualcosa di diverso sono gli elementi principali, quando poi a questi elementi si aggiunge una combinazione di natura e antico, l'armonia prende forma. Ed è proprio in una cornice amena e agreste come l'Appenino Tosco-Emiliano che il Maitre Parfumeur, Mattia Scavuzzo, da vita ogni volta ad un profumo ricreato alla "storica maniera" e senza alternative moderne. Ventottenne e circondato dalla natura, parte integrante e fondamentale della sua passione, vive dall'infanzia tra i fiori e la musica classica, passioni ereditate dai genitori e che hanno fatto nascere in lui emozioni che ha poi sublimato nella creazione di accordi profumati. Il profumo altro non è che un'emozione olfattiva e per Mattia creare profumi è la sintesi totale delle sue passioni tra le quali si annoverano l'ammirazione per il XVIII secolo e per la regina Maria Antonietta. Rievocatore storico, partecipa spesso ad eventi in costume, partecipando a balli e galà organizzati in edifici storici, prevalentemente in Italia. Un modo per riportare alla vita un passato di grande rilevanza artistica e culturale, fatto di eleganza e cortesia oggi ormai dimenticate, come il Settecento.
L'interesse per questo secolo l'ha portato a compiere un percorso di meticolosa ricerca storica, non è un caso che molte delle sue creazioni provengano dalla Toilette de Flore di Pierre-Joseph Buc'hoz. Il "Profumiere di Corte", così viene chiamato Mattia nell'ambito rievocativo, confeziona profumi e cosmetici del XVIII secolo, scegliendo di ricreare quelli che non prevedono l’uso di sostanze tossiche, abbondantemente usate all'epoca . Polveri per capelli e parrucche, lozioni, pommades, saponi, ciprie, interamente realizzati con le tecniche di estrazione del XVII-XVIII secolo, come l’Enfleurage. Nell’Enfleurage, attraverso un grasso animale ed un’opportuna stesura dei fiori, i fiori esuli cedono ad esso la loro essenza. Lo si usa per le tuberose, le violette, i gigli, i narcisi. Un metodo di estrazione oggi abbandonato che Mattia ha rispolverato per creare profumi filologici. Ed è grazie a questo metodo che Mattia ha potuto ricreare il Profumo commissionato da Maria Antonietta a Jean-Louis Fargeon.
Ma rivediamo insieme la storia affascinante di questo leggendario profumo:
Siamo verso la fine del '700 e la Regina Maria Antonietta, oppressa dalla rigida etichetta di corte, si ritira presso la tenuta del Petit Trianon. Lì può vivere la vita serenamente come madre dei suoi figli, circondata dalla natura. Vive in una residenza signorile e, quando ne ha voglia, si ritira nella sua fattoria, le Hameau.
Tanto è grande l’amore per quei luoghi che la Regina chiede al suo Profumiere Fargeon che le faccia visita in quel luogo all’alba, allo schiudersi dei fiori, perché colga appieno l'essenza di quel posto meraviglioso, per poterlo poi racchiudere in una bottiglia: “Monsieur, mi aspetto da Voi che mettiate tutto il Trianon in una bottiglia. Amo talmente tanto questo luogo, che voglio portarlo ovunque, con me”. Fu così che Fargeon ideò il profumo "Bouquet Aux Mille Fleurs". Ad un cuore “mille fleurs” tra cui si annoverano iris, rosa, tuberosa e gelsomino, egli aggiunse tocchi freschi d’agrumi e dei rispettivi fiori in apertura, sigillando la composizione con sentori legnosi e gourmand di vaniglia e benzoino. Tocchi di muschio animale e di ambra grigia indirizzarono la fragranza verso una particolare tradizione compositiva d’antica arte profumiera.
A seguito di numerose ricerche storiche per la realizzazione di un libro sul profumiere della regina, la scrittrice Élizabeth de Feydeau, sostenne di aver trovato la formula del profumo di Maria Antonietta, trascritta dal suo creatore. Dopo una prima riproduzione esclusiva “per pochi intimi” e di pochissimi pezzi per finalizzare un'importante acquisizione da parte del Castello di Versailles, di un Coffret appartenuto alla Regina (e per questo, a prezzi veramente molto alti), il profumo non è più stato riprodotto, poiché i tempi di preparazione delle singole note sono lunghissimi, ed il mercato al quale è stato destinato è molto ristretto. Ad esso è stato dato il nome evocativo di “Sillage de la ReÎne”.
La curiosità e il forte desiderio di poter sentire il profumo della regina che solo pochi eletti hanno avuto l'onore di conoscere, ha dato a Mattia l'ispirazione per ricreare lui stesso questo profumo. Con la sua professione e competenza in alta profumeria, si è imbattuto in una ricerca contro i limiti di spazio e tempo, nel mero senso della parola. Ha viaggiato fisicamente e con la fantasia per poter ricreare il profumo di Maria Antonietta, ed è stato commovente per lui sentire quella che era la scia di profumo rilasciata dalla sovrana, qualcosa che può dare l'illusione di essere al suo cospetto per brevissimi attimi.
Mattia ha un Atelier virtuale su una piattaforma di origine americana che si occupa di artigianato (Etsy) e che gli mi permette di poter vendere liberamente le sue creazioni. Le sue fragranze sono storicamente accurate, ispirate ad eventi della vita di corte o di natura bucolica, oppure fedeli alle esatte composizioni storiche, come nel caso del profumo della regina, identificato in seguito come il “Parfum du Trianon”. Lavora anche su commissione per creare profumi su misura e il sogno che ne sussegue è quello di continuare a creare e di ricevere incarichi per creazioni molto importanti a livello storico e culturale. La soddisfazione più grande è per lui la felicità del committente, mecenati moderni sensibili alla bellezza e amanti della cultura.
Un merito particolare, va all’artista che ha ricreato alla perfezione i decori sulla meravigliosa bottiglia in serie limitata , che presenta l’effige di Maria Antonietta: Laura Sassi. Artista poliedrica e scenografa, Laura utilizza materiali e tecniche diverse. La sua competenza, già riconosciuta da importanti personalità in campo artistico e culturale, e la sua maestria aggiungono valore alle creazioni di Mattia.
Per maggiori informazioni visita il sito di Mattia Scavuzzo La Bottega dell'Amorino
Ringrazio Mattia Scavuzzo per le preziose informazioni rilasciatemi
ARTICOLO STUPENDO E DIVERSO DAL SOLITO La storia del profumo non la conoscevo ...mentre leggevo mo son sentita trasportata nell'atmosfera soave dell'HAMEAU che tanto rasserenava Maria Antonietta.
RispondiEliminaPREZIOSO il lavoro di Mattia, assolutamente affascinante in questa società veloce, piatta e che non sa riconoscere le vere emozioni...
Veramente interessante, come sempre. Il tuo blog è un gioiello prezioso!
RispondiEliminaRagazze siete sempre carinissime, grazie infinite!
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