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lunedì 20 settembre 2021

All'asta i bracciali di diamanti di Maria Antonietta

Il 9 novembre prossimo a Ginevra verranno venduti all'asta da Christie's due bracciali da 112 diamanti a taglio antico appartenuti a Maria Antonietta. Stimati tra i 2 e i 4 milioni di dollari, questi gioielli potrebbero polverizzare le stime di vendita. Custoditi in una delicata scatola blu, i bracciali saranno venduti nello stesso lotto. I diamanti, straordinari non solo per la loro origine ma anche per la composizione, variano da circa un carato per il più piccolo a oltre quattro carati per i più grandi, per un totale, circa, di 140/150 carati ma è difficile misurare con esattezza le dimensioni precise di ogni diamante per via del taglio antico che conferisce alle pietre un aspetto più grezzo rispetto ai diamanti odierni che sono tagliati con il laser.


Secondo Christie's questi monili furono ordinati al gioielliere Charles Auguste Boehmer a Parigi nel 1776 da Maria Antonietta. Il prezzo totale fu di 250.000 sterline, una cifra molto grossa per l'epoca che fu pagata in cambio di diverse pietre preziose e grazie ad una caparra versata dal re. Scrive a riguardo l'ambasciatore austriaco in Francia, il conte Mercy-Argenteau all'imperatrice Maria Teresa in data 16 luglio 1776:

"La sua voglia di gioielli non è ancora soddisfatta, Sua Maestà di recente si è regalata bracciali di diamanti; sebbene non siano ancora stati valutati, stimo che sarà un oggetto di quasi centomila scudi. La regina ha dato in cambio gemme che i gioiellieri hanno valutato a basso prezzo; per il resto, è stato necessario rilasciare notevoli depositi in denaro...".  

Maria Teresa non mancò di tuonare da Vienna in una lettera alla figlia:

"Tutte le notizie da Parigi annunciano che voi avete comprato dei braccialetti per 250.000 livres, che per codesta roba avete messo sossopra le vostre finanze e vi siete caricata di debiti, e che per rimediarvi avete ceduto dei vostri diamanti a bassissimo prezzo... Aneddoti di questa specie trafiggono il mio cuore, soprattutto in vista dell'avvenire. Quando diventerete voi stessa?".

"E cosi i miei braccialetti sono arrivati fino a Vienna. Scommetto che queste notizie provengano da mia sorella Marie. E' gelosa. E' nel suo stile." ebbe a dire all'abate Vermond la regina quando lesse la lettera della madre. Maria Antonietta non sospettò mai che Mercy fosse l'informatore di sua madre, ma credette colpevole la sorella Maria Cristina (in famiglia chiamata semplicemente Marie) che riteneva, e in questo caso a torto, particolarmente malevola nei suoi confronti.

Un noto dipinto eseguito dal pittore svedese Wertmuller che ritrae la regina con i figli nel parco del Trianon. Maria Antonietta indossa i bracciali assemblati in modo tale da formare una chatelaine, una sorta di catena molto in voga nel Settecento e che veniva appesa alla veste. I due bracciali infatti possono essere uniti e diventare all'occorrenza anche una collana. 


Prima della fuga di Varennes, la regina inviò tutti i suoi preziosi a Bruxelles presso la corte della sorella Maria Cristina, con la quale era infine tornata in buoni rapporti, per mezzo del parrucchiere Léonard. La cassetta fu affidata per volere di Maria Antonietta al conte Mercy, rifugiatosi in Belgio.

Dopo la morte sul patibolo della regina, fu realizzato l'inventario dei suoi gioielli. Il 9 febbraio 1794, a Bruxelles, alle ore 10, alla presenza dell'arciduca Carlo Luigi d'Austria (fratello dell'imperatore Francesco I), e del barone Henri Charles de Muller Hornstein (ultimo Segretario di Stato e Guerra dei Paesi Bassi austriaci), il conte Mercy, per ordine dell'imperatore, aprì il baule di preziosi di Maria Antonietta per metterne a verbale il contenuto. Una volta stabilito l'inventario, il set, compreso questo lotto di bracciali, fu consegnato, qualche anno dopo, ma solo in parte (Madame Royale cedette alcuni gioielli all'imperatore in cambio di un vitalizio) alla figlia di Maria Antonietta, unica sopravvissuta alla Rivoluzione. 

La duchessa d'Angouleme nel 1816 in un dipinto di Antoine-Jean Gros, indossa i bracciali di diamanti che furono di sua madre

Madame Royale, divenuta duchessa d'Angouleme, non ebbe figli e i gioielli che furono di sua madre, passarono per testamento alla nipote acquisita contessa di Chambord e alla nipote duchessa di Parma. I braccialetti furono appunto ereditati da quest'ultima. E 'dunque probabile che i bracciali siano stati messi all'asta dalla famiglia Borbone-Parma.
Rimasti pressoché intatti (solo 5 diamanti pare siano stati cambiati) i bracciali sono un tesoro del passato la cui storia risulta tormentata come il destino della loro proprietaria. 

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