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lunedì 19 agosto 2019

Abito alla Brunswick

L'abito alla Brunswick, molto di moda in Germania, prese particolarmente piede negli altri paesi come costume da viaggio. Si trattava dei numerosi abiti informali del tardo Settecento, derivati dalla classe operaia ma realizzati con tessuti pregiati, come seta e raso. Esso comprendeva una giacca con scollatura alta e cappuccio e una sottoveste coordinata. Le maniche della giacca erano costituite da una manica superiore con balze al gomito e una manica inferiore stretta al polso. L'abito che ricordava un "caraco à la polonaise" poteva avere una veste corta oppure più lunga, in questo caso prendeva il nome di veste alla "gesuita". In effetti il retro della veste era tagliato in modo da ricordare le vesti sacre. Molto popolare a partire dagli anni '60 del Settecento, la veste fu in voga almeno fino al 1772 con piccole varianti.
 
A seguire alcuni esempi di veste alla Brunswick:
 
Pompeo Batoni - Lady Fox


Alexander Roslin - Ritratto di giovinetta con spaniel
 
Johann Georg Ziesenis -
Ritratto di Guglielmina di Prussia nipote prediletta di Federico il grande e cugina di terzo grado di Maria Antonietta

L'abito di taffetà rosa antico del dipinto di Roslin, potrebbe sembrare una robe à la francaise con la compere (i due mezzi corpetti abbottonati al centro) e le manches en pagode ma il cappuccio non ha niente a che vedere con la robe à la française (appartiene alla categoria delle douillette), a dimostrazione delle tante varianti della veste alla Brunswick.

Stesso discorso per l'abito di Guglielmina: in questo caso si tratta di una redingote in raso operato verde con maniche all'Amadigi (che però saranno di moda solo negli anni '80 mentre il ritratto è di almeno dieci anni prima). Stupisce che fosse portata totalmente aperta sul corpetto (in genere veniva aperta dalla vita in giù). I colori sono quelli amati dalla Pompadour (verde/rosa) che però era già morta da almeno cinque anni dato che il ritratto di Guglielmina è datato 1769. Entrambe le signore hanno acconciature ancora piuttosto contenute (à tete de mouton) ed attardate nel gusto rococò (siamo proprio alla fine del periodo dato che cinque anni più tardi Maria Antonietta inaugurerà le acconciature piramidali).

 

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