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venerdì 6 marzo 2015

L'orologio di una vita

L'orologio che la regina ricevette
in dono da sua madre, in oro, ambra e
lapsilazzuli. Le lancette sono ricoperte di brillanti
Questo orologio in oro, ambra e lapislazzuli, oggi parte della collezione del conte Jean de Béarn (discendente di Madame de Tourzel) apparteneva a Maria Antonietta che lo ricevette in dono da sua madre, l'imperatrice Maria Teresa, il giorno in cui lasciò l'Austria il 21 aprile 1770.

La regina non se ne separava mai e l'aveva con sé anche alla Conciergerie dove però le fu confiscato dalla Convenzione. Rosalie, la ragazza che si occupò della regina in carcere, e che ci ha lasciato una preziosa e commovente testimonianza sulle ultime settimane di vita di Maria Antonietta, raccontò che, separandosi dall'ultimo ricordo della madre, la regina pianse a lungo.

L'orologio fu restituito a Madame Royale che, divenuta duchessa d'Angouleme, lo donò a Pauline de Tourzel, figlia della governante del Delfino, di poco più grande di lei, che per pochi giorni condivise con la famiglia reale la reclusione al Tempio.

Dopo la caduta di Robespierre, Pauline fece spesso visita alla principessa imprigionata al Tempio, e quando questa fu mandata in esilio, continuò a corrispondere con lei fino a quando non si riunirono il 29 aprile 1814 a Compiegne. Fu Pauline ad accompagnare la duchessa sulle tombe dei suoi genitori.

L'orologio è stato esposto di recente alla mostra "La vie de Marie Antoinette" tenutasi in Giappone tra il 2012 e il 2013, nel corso della quale sono stati esposti oggetti e ritratti della regina appartenenti in gran parte alla collezione del conte de Béarn, e ricostruzioni di alcuni suoi celebri abiti.

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