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domenica 4 giugno 2017

Storia di Maria Antonietta di Edmond e Jules de Goncourt

Dal 18 maggio scorso, la Sellerio ha finalmente ridato alle stampe la biografia di Maria Antonietta scritta nel 1858 dai fratelli Goncourt. L'ultima edizione italiana, risaliva addirittura al 1940, con una prefazione di Decio Cinti ed è quindi un motivo in più per acquistare questa biografia che non può mancare nelle librerie degli appassionati della Reine. 

La nuova edizione contiene un'ottima introduzione di Francesca Sgorbati Bosi. 
La biografia risente un po' del tempo e andrebbe letta solo dopo aver appreso con più senso critico la storia di Maria Antonietta. I fratelli Goncourt si lasciano infatti prendere la mano, innamorati come sono del personaggio e come tali, pur non scrivendo cose errate, sono smaccatamente di parte. 

Probabilmente quando scrissero il libro, molti documenti oggi consultabili, non erano ancora disponibili, inoltre l'esecuzione della regina era ancora qualcosa di piuttosto vicino nel tempo e la biografia risente infatti della riabilitazione/santificazione di Maria Antonietta avvenuta già prima della Restaurazione. Già Napoleone aveva infatti pronunciato delle belle parole per la regina, vittima sacrificale della Rivoluzione.

Scrivono i Goncourt: "La morte di Maria·Antonietta ha calunniato la Francia. La morte di Maria-Antonietta ha disonorato la Rivoluzione....accade che la morte di una donna desoli l'anima universale e la giustizia solidale dei secoli e dei popoli, la coscienza umana; accade che il rimorso di una nazione sia profittevole per le nazioni e che l'orrore di un giorno sia lezione per l'avvenire."

I fratelli Edmond e Jules de Goncourt
Personalmente adoro sia lo stile dei Goncourt, sia le biografie più datate. Se è vero che sono pochi i documenti consultati, è anche vero che vi si trovano aneddoti che sui testi moderni non ci sono. I Goncourt, ottimi conoscitori del XVIII secolo, non omettono particolari che al lettore piace apprendere e che nel caso specifico potrebbero provenire da testimonianze di persone che avevano vissuto alla corte di Luigi XVI. 

Il libro rimane quindi una buona lettura, sebbene, in alcuni passi, privo di una critica sana e da un'idea precisa della campagna distruttiva che subí la regina fin dal suo arrivo in Francia.

Insomma, questa biografia di Maria Antonietta che "passa leggera come una canzone" secondo la delicata immagine dei fratelli Goncourt, merita di essere letta pur tenendo conto dei suoi limiti di età. 


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