Isabella di Parma in un ritratto conservato alla Hofburg di Innsbruck |
"Ha un aspetto molto accattivante, occhi e capelli stupendi, bocca da baciare ed un busto armonioso. La carnagione forse un po' scura rispetto alla figura davvero stupenda; le mani sono meno ben formate." Questo è il ritratto che l'arciduchessa Maria Cristina fa della cognata Isabella di Parma.
L'imperatrice Maria Teresa non avrebbe potuto trovare per il primogenito Giuseppe un partito migliore. Isabella, principessa di Borbone-Parma e Infanta di Spagna, era una Borbone al quadrato, essendo nipote del re di Spagna e del re di Francia. Anche sul piano umano la scelta si rivelò felice. Maria Teresa ebbe a dire, parlando della nuora che aveva il carattere "più piacevole, unito ad un aspetto affascinante e tanta dolcezza."
Allevata secondo le usanze spagnole, era scontato che Isabella si sarebbe piegata al volere del consorte e alla volontà della suocera. Insolito era però il livello culturale della ragazza che, ad appena 19 anni, suonava perfettamente il violino, s'intendeva di politica e aveva una buona preparazione letteraria e filosofica. Ciò fu considerato strano se non addirittura sconveniente in una corte, come quella asburgica, in cui il livello culturale delle arciduchesse era molto trascurato.
Isabella così si presentò al fidanzato in una lettera: "Ho studiato un po' di filosofia, un po' di morale, ho letto romanzi leggeri e riflessioni profonde, conosco la logica, la fisica, la storia, la metafisica. E canti giocondi".
Inquietante fu invece il biglietto inviato alla futura suocera: "Sono molto lusingata dell'onore che la regina mi ha fatto. Ma sono certa di non vivere abbastanza per soddisfare le sue speranze". Maria Teresa sottovalutò la frase considerandola una sciocchezza scritta da una giovinetta romantica.