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lunedì 25 aprile 2016

Il cabinet di Maria Antonietta

Disegno del cabinet oggi conservato presso la Biblioteca Nazionale di Francia
"Dopo che Mme la Delfina ricevette il giuramento da parte dei principali ufficiali della sua casa, Monsieur il duca d'Aumont le consegnò le chiavi di un magnifico cabinet di velluto ricamato d'oro, con sculture in bronzo e in bronzo dorato, che ci avevano ordinato, e che avevano sistemato nella stanza da letto. Questo cabinet conteneva, nei suoi diversi cassetti, i regali della corbeille..." (Papillon de La Ferté)

Tradizionalmente la Delfina in carica riceveva in occasione del suo matrimonio un "coffre à bijoux" in forma di cabinet destinato a custodire non solo i gioielli donati dal sovrano, ma anche un certo numero di doni (gioielli, tabacchiere...) che la principessa doveva offrire al suo entourage.

La corbeille che Maria Antonietta trovò nel cabinet, consisteva in una magnifica parure composta di un orologio di smalto blu con la catena di diamanti, tra le altre cose nel cassone erano contenuti: una magnifica tabacchiera guarnita con diamanti, un superbo ventaglio guarnito con diamanti e un astuccio di monete con la sua catena tutti appartenuti alla defunta delfina Maria Josepha; 52 tabacchiere, insieme a 51 Orologi, 9 boccette d'oro, 11 astucci d'oro, 13 porta matite d'oro con diamanti, un paio di bottoni di diamanti, un servizio da scrivania d'oro, un cavatappi con il suo astuccio d'oro, un altro astuccio d'oro, diversi tipi di gioielli e forniture sarebbero stati distribuiti dalla Delfina al sua entourage. 

Come primo gentiluomo di Camera, il duca d'Aumont era stato incaricato di preparare questo mobile ufficiale e di rimettere la sua realizzazione ai Menus-Plaisirs. 

Per il design del cabinet, evocante quelli del secolo precedente, si era fatto appello ad un giovane architetto François-Joseph Bélanger, secondo dal 1768 del disegnatore di Camera e di Gabinetto del re, Charles Michel-Ange Challe.

Il lavoro di ebanisteria fu affidato a Maurice Bernard Ewald, detto Evalde. Il mobile poggiava su una base scolpita da Augustin Bocciardi, scultore dei Menus-Plaisirs dal 1768, lo stesso autore dei gruppi scultorei in cima al cabinet raffiguranti la corona delfinale. La doratura fu affidata al pittore-doratore Louis René Boquet (celebre disegnatore di costumi teatrali).

Il corpo superiore, diviso in tre parti, fu interamente ricoperto di velluto di Genova, rosso e ricamato in oro e con i rilievi delle armi dei Delfini, il tutto affidato al  mercante-merciaio Claude Delaroue, e che fu la parte più costosa di tutto il mobile.

Ai ricami in oro furono aggiunti degli ornamenti di bronzo cesellato da Gauthière, soprattutto la grande testa di Apollo al centro, modellata da Houdon.
Il mobile, di cui questo disegno "in grande" conserva il ricordo, fu posto nella stanza da letto della Regina, fino a che non fu sostituito dal serre-bijoux commissionato dalla città di Parigi a Schwerdfeger nel 1787. 
Restò nei magazzini della Garde-meuble fino a che non fu venduto alla "cittadina" Chauffour di Orleans nel 1793.

Oltre al disegno, oggi conservato alla Biblioteca nazionale di Francia, nella sezione stampe e fotografie, il cabinet fu immortalato da Gautier-Dagoty nel suo celebre guazzo raffigurante la regina che suona l'arpa nella sua stanza da letto, e da Mme Vigée Le Brun nel dipinto che celebra Maria Antonietta con i figli.

Qui in basso i due dipinti:



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