Tra le canzoni preferite da Maria Antonietta spicca senza dubbio Plaisir d'amour, una splendida romanza d'amore del 1785, dolce e melanconica che trovò nel testo di Jean Paul de Florian un'appropriata risposta poetica:
Plaisir d'amour ne dure qu'un moment.
chagrin d'amour dure toute la vie.
J'ai tout quitté pour l'ingrate Sylvie.
Elle me quitte et prend un autre amant.
Plaisir d'amour ne dure qu'un moment.
chagrin d'amour dure toute la vie.
Tant que cette eau coulera doucement
vers ce ruisseau qui borde la prairie,
Je t'aimerai, me répétait Sylvie.
L'eau coule encore. Elle a changé pourtant.
Plaisir d'amour ne dure qu'un moment.
chagrin d'amour dure toute la vie.
Si racconta che la regina cantasse questa canzone quando era prigioniera accompagnandosi alla spinetta.
L'autore di questo celebre pezzo si chiamava Johann Paul Aegidius Martini, ma di italiano aveva solo il cognome essendo nato a Freystadt, in Germania, nel 1741. Visse spostandosi dalla Baviera alla Francia dove morì nel 1816. Non era nemmeno imparentato con il ben più noto padre Martini, compositore e teorico bolognese; anzi per differenziarlo da quest'ultimo, con il quale veniva spesso confuso, venne soprannominato "Martini il tedesco". Dopo gli esordi come organista nella chiesa francescana di Friburgo, la vera svolta nella carriera artistica di Martini avvenne con il trasferimento in Francia dove divenne uno dei più acclamati musicisti ed esecutori del momento, tanto che le sue prestazioni erano contese dalle maggiori corti di Francia, dal ducato di Lorena al principato di Condé, a quello d'Artois. La consacrazione avvenne con la nomina a sovrintendente musicale presso la corte reale. La Rivoluzione non intaccò minimamente la carriera di Martini che ebbe un'esistenza movimentata e costellata di riconoscimenti. E' indubbio che la sua più grande fortuna fu però dovuta a Plaisir d'amour, il cui successo perdura ancora oggi. Innumerevoli sono le registrazioni effettuate dalla più grandi voci dei nostri tempi; dai soprani Elisabeth Schwarzkopf e Victoria de Los Angeles al tenore José Carreras, fino all'incisione in chiave pop di Franco Battiato. Fu il prodigioso arrangiamento di Ector Berlioz ad accrescere ancora di più la fama della romanza nei suoi oltre duecento anni di vita. Nel 1949 Montgomery Clift seduce nel film "L'Ereditiera" Olivia de Havilland cantandole, accompagnandosi al piano, "The joys of love" la versione inglese di Plaisir d'amour. Famosissima la versione del 1961 di Elvis Presley "Can't help falling in love".
Joely Richardson nei panni di Maria Antonietta, canta Plaisir d'amour nel film "L'Affare della Collana" del 2001.