mercoledì 24 dicembre 2014

Alberi e presepi reali

La regina Maria Leszczynska
A Versailles il primo albero di Natale fu installato per volere della regina Maria Leszczynska nel 1738. Maria aveva probabilmente assimilato la tradizione in Alsazia, regione nella quale aveva vissuto a lungo con il padre. Per molto tempo infatti, la tradizione dell'albero di Natale rimase tipica delle regioni a nord del Reno, mentre era meno diffusa nelle regioni germaniche più a sud, dove i cattolici lo consideravano un'usanza protestante (il primo albero di Natale fu voluto da Martin Lutero). Per illuminarlo venivano utilizzati gusci di noce riempiti di olio nel quale venivano posti degli stoppini accesi. L'albero a Versailles non ebbe un particolare successo; si dovette aspettare il 1840, quando la principessa Helene di Mecklenburg, duchessa di Orleans, lanciò l'usanza a Parigi, presto assimilata dall'imperatrice Eugenia.

Alla corte di Maria Teresa c'erano altre tradizioni legate al Natale: il giorno di San Nicolò (6 dicembre) l'imperatrice lo trascorreva in famiglia. I bambini ricevevano in dono giocattoli e dolci, e anche una frusta fatta con rametti di betulla che, secondo la tradizione nordica, san Nicolò porta ai bambini per rimproverare loro le mancanze commesse durante l'anno. Anche gli adulti ricevevano regali: le dame, in un'occasione, ebbero 5850 fiorini ciascuna. Non si facevano invece regali in occasione del Natale (contrariamente a quanto si possa pensare infatti, le strenne non erano i regali di Natale ma di Capodanno). Nelle corti questa ricorrenza non si festeggiava in famiglia ma in chiesa. Maria Teresa si preparava a questi momenti con gli esercizi spirituali, partecipando con la famiglia ai riti religiosi di Natale nel duomo di Santo Stefano.



Gli alberi di Natale della Regina Vittoria e del Principe Alberto
A Vienna l'albero di Natale apparve nel 1816, per volere della principessa Henrietta von Nassau-Weilburg; in Inghilterra fu il principe Alberto a importarne l'usanza; in Italia il primo albero di Natale fu allestito al Quirinale per volere della regina Margherita.

Presepi reali

La regina Maria Carolina nelle vesti di una contadina -
presepe della Collezione Catello. 
II presepe visse il suo periodo d'oro nel Settecento nella Napoli borbonica. Esso era,  oltre che un “divertissement” o hobby di corte, anche un “instrumentum regni” dei Borboni verso il popolo suddito, vezzosamente rappresentato dalle classi dominanti.

Quasi certamente il popolo di Napoli non si riconosceva affatto in quei pastori vestiti di stoffe preziose, che  sprizzavano allegria, e che sembravano privi di qualsiasi negatività e miseria. Talvolta le sembianze stesse dei pastori ritraevano quelle dei loro nobili committenti; secondo la tradizione, una contadina del presepe della collezione Catello, ritrae proprio la regina di Napoli, Maria Carolina, la sorella prediletta di Maria Antonietta.

Il più importante presepe fu realizzato a palazzo Reale, costruito personalmente da re Ferdinando IV.
Per il monarca fu tanto grande questa passione, che nel periodo Natalizio spesso tralasciava gli impegni di governo, coinvolgendo nella sua passione tutta la corte.
Le dame preparavano i vestitini dei pastori, i nobiluomini si ponevano agli ordini del sovrano.
La regina Maria Carolina d’Austria dirigeva la messa in opera coadiuvata da Emma Hamilton ed altre nobili amiche.

Il presepe della Reggia di Caserta

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