giovedì 30 ottobre 2014

Le nozze di Giuseppe II e Isabella di Parma nei dipinti di Martin van Meytens

Martin van Meytens, il celebre ritrattista svedese, naturalizzato austriaco, della corte di Maria Teresa, ci ha lasciato non solo i ritratti della famiglia imperiale, ma anche vere e proprie testimonianze sulle feste reali. Matrimoni, banchetti, cortei nuziali, concerti, abiti e acconciature, ci sono stati tramandati come istantanee dal pittore e dai suoi collaboratori. Molti di questi grandi dipinti, quasi sempre postumi agli avvenimenti, sono ricchi di particolari interessantissimi che raggiungono il clou con il ciclo di dipinti commissionati da Maria Teresa, per celebrare le nozze del figlio Giuseppe con Isabella di Parma.

Questo grande dipinto, per esempio, commemora l'entrata a Vienna di Isabella con il suo corteo nuziale. In realtà la spianata di fronte al palazzo è un'invenzione del pittore per dare un senso di solennità alla cerimonia. La Hofburg, da sempre nel centro cittadino, era ancora inglobata nei bastioni. Van Meytens evitò di dipingere le case e i palazzi per dar modo di vedere le 94 carrozze e i 300 cavalli che accompagnarono Isabella; tolte le case ecco la piazza!


Qui un video che consente di vedere il quadro nei particolari:
http://www.youtube.com/watch?v=0oqms4c947w

La mattina del 5 ottobre 1760, da una tribuna eretta sotto le mura della Hofburg, Maria Teresa assistette all'arrivo della nuora. Accompagnata dal principe Josef Wenzel von Liechtenstein, Isabella scese lungo la strada che costeggia il convento degli Agostiniani.

Isabella di Parma in un particolare del dipinto. La principessa è ritratta all'interno della sua carrozza in compagnia della sua governante, donna Caterina de Gonzales



Un altro particolare del dipinto che ritrae il principe Josef Wenzel von Liechtenstein nella sua magnifica carrozza d'oro oggi conservata a Palazzo Liechtenstein
La carrozza d'oro del principe Liechtenstein I del 1738, decorata da Nicolas Pineau che compare nel dipinto di Van Meytens e oggi conservata a Palazzo Liechtenstein, Vienna. 
Maria Teresa si indebitò vertiginosamente con i banchieri genovesi per questo matrimonio, racimolando denaro per allestire feste e banchetti sbalorditivi, organizzare rappresentazioni teatrali composte per l'occasione, diramare inviti con lunghi e sontuosi soggiorni ai sovrani dei paesi amici, ordinare elargizioni alle coppie di sposi povere nei suoi numerosi regni. La mattina del 6 ottobre 1760, 220 carrozze di gala, ciascuna trainata da sei cavalli sfarzosamente bardati, accompagnarono la giovane coppia dalla residenza del Belvedere alla chiesa degli Agostiniani dove furono celebrate le nozze.

In questo particolare del banchetto di nozze di Giuseppe e Isabella, è visibile un centro tavola curioso: in occasioni come queste, i centrotavola erano capolavori di architettura, fatti di statue e costruzioni di zucchero, finti parterre in ciniglia, che davano l'effetto di un giardino in miniatura.


Nel particolare compare anche il ricchissimo servizio di porcellana di Sèvres, bianco e ornato da un intreccio di nastri verdi, donato da Luigi XV (nonno di Isabella) a Maria Teresa, il 2 dicembre 1758, per celebrare l'alleanza. Il servizio è ancora ammirabile nel museo del mobile della Hofburg. Alcuni piatti del servizio sono conservati anche al Louvre e riportano senni visibili di graffi da coltello.

In quest'altro dipinto, raffigurante il pranzo di nozze, un altro particolare: sulla tavola sono ben visibili i Kaisesemmel, un tipo di panino molto in uso presso la corte di Maria Teresa.


La parola tedesca Kaisersemmel deriva dall’unione della parola “kaiser”, che significa imperatore, con la parola “semmel”, la cui traduzione letterale è panino di semola, ma anche fiore (Semmelmehl, fior di farina). Il significato letterale del termine Kaisersemmel, pertanto, è “pane dell’imperatore” o “rosetta imperiale”, quasi a sottolineare come il pane bianco, un tempo, fosse considerato una prerogativa concessa alla sola nobiltà; la quantità proporzionale di sale e zucchero usati per l' impasto rendevano questo panino agrodolce e goloso per tutti i palati. L' imperatore Francesco Giuseppe reinventò questa ricetta aggiungendovi dello zucchero sopra.

Maria Antonietta prediligeva questo tipo di pane che era solita farsi servire a Versailles. In molte abitudini era rimasta, come le aveva raccomandato la madre, 'una buona tedesca'.
La ricostruzione di una tavola principesca è stata realizzata presso l'Illwood Museum con un servizio appartenuto al cardinale de Rohan; la tavola è stata rielaborata grazie alle istruzioni del manuale "Le Cannameliste Français" di Joseph Gillier del 1751. Il manuale, il cui termine "Cannameliste", intraducibile in italiano, è ricco di disegni e istruzioni per gli spettacoli di corte. Qui il manuale scaricabile dal sito Gallica: Le Cannameliste Français

Questo grande dipinto, conservato a Schoenbrunn, fu realizzato da Martin van Meytens e dal suo collaboratore Franz Greipel nel 1763, quindi un dipinto postumo all'avvenimento avvenuto tre anni prima. La famiglia imperiale assiste nella Redoutensale della Hofburg di Vienna ad una serenata in onore degli sposi Giuseppe ed Isabella, in prima fila assieme a tutta la famiglia imperiale. Presenti allo spettacolo dignitari e artisti tra cui il piccolo Mozart insieme al padre Leopold. In realtà il piccolo genio fu inserito nel dipinto, pur non avendo assistito al concerto, per volere di Maria Teresa che volle, in questo modo, omaggiare il fanciullo prodigio.


La piccola Maria Antonietta, vestita di un abito azzurro cielo, è presente in prima fila sull'estrema destra accanto alla sua Aia (il titolo con il quale venivano designate le governanti imperiali), la contessa Judith von Braindess.

In questo particolare del dipinto, eccezionale per la grandezza e per i particolari minuziosi, compare la famiglia imperiale al completo. Da sinistra verso destra: Maria Carolina, Maria Giovanna Gabriella, Maria Amalia, Maria Cristina, Ferdinando, Leopoldo, Giuseppe, l'imperatore Francesco Stefano, Maria Teresa d'Austria, Isabella di Parma, Carlo, Massimiliano, Maria Anna, Maria Elisabetta, Maria Josepha, Maria Antonietta, la contessa Judith von Braindess. 

Il particolare del dipinto in cui compare Mozart
bambino accanto al padre Leopold
Maria Antonietta accanto alla sua governante
e alla sorella maggiore Maria Josepha

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